Spesa pubblica: Panontin, risparmi da Cuc e riorganizzazione Direzioni

Udine, 27 lug – “I risparmi di costi amministrativi che
derivano dall’attività della Centrale unica di committenza (Cuc)
nel corso del 2016 sono stati di oltre 1 milione e 750 mila euro
e, in termini di acquisizione di fondi statali, l’attività di
questa area ha portato nelle casse regionali oltre 714.000 euro
di fondi statali dal 2015 a oggi”.

Lo ribadisce l’assessore regionale alle Autonomie locali Paolo
Panontin, in risposta all’interrogazione depositata dalla
consigliera di FI Mara Piccin, commentando come “questi siano
dati concreti a fronte di fumose, scollegate e, a tratti,
completamente inesatte dichiarazioni sulla presunta esplosione
della spesa pubblica e sull’aumento di dirigenti e quadri dopo la
riorganizzazione di tre nuove aree nell’ambito delle Direzioni
centrali”.

“L’attivazione della specifica area della Committenza per il
sistema integrato Regione-Autonomie locali e servizi generali –
scende nel dettaglio Panontin – risponde all’esigenza di
razionalizzare la spesa per l’acquisto di beni e servizi che, in
sostanza, si traduce sia in economie di scala sia in un
miglioramento nella gestione delle procedure e non, come afferma
la consigliera, in un aumento dei costi e di figure apicali
nell’organigramma della Regione”.

In merito alla recente riorganizzazione delle Direzioni
regionali, che ha interessato oltre all’area della Cuc anche la
Direzione generale e quella delle Finanze, Panontin rivendica una
decisione che dà risposta alla “urgente necessità di renderle in
grado di operare sulle nuove funzioni e incombenze imposte dalle
riforme istituzionali delle autonomie locali e del sistema
integrato del pubblico impiego regionale”.

“La riorganizzazione ha reso possibili migliori sinergie, un
aumento delle competenze, in un quadro in cui il costo delle
figure apicali della dirigenza regionale è passato da 3.961.000
euro del giugno 2013 a 3.425.000 euro attuali, con un risparmio
netto di 536.000 euro all’anno”.

Infine, l’assessore rileva come “sui 15 milioni di spesa presunta
per il riordino di funzioni in materia di viabilità Piccin prenda
proprio un abbaglio, essendo non un costo aggiuntivo per la
regione ma una mera partita di giro, senza oneri aggiuntivi,
trattandosi del trasferimento delle risorse a Fvg Strade per
pagare le funzioni prima esercitate dalle Province ed oggi di
competenza della Regione”.

Per quanto concerne la spesa per gli interinali “siamo – risponde
Panontin – all’interno dei limiti previsti dalle norme nazionali
sul contenimento degli oneri per il lavoro flessibile, fissato
nella misura massima del 50 per cento della spesa sostenuta per
le medesime finalità nel 2009, quando governava il centrodestra,
che ha fatto ricorso massiccio al lavoro interinale creando
precariato e che, grazie alla norma recentemente votata in aula
dalla maggioranza andremo, nei limiti consentiti,
progressivamente a stabilizzare”.

“Le Uti con ciò nulla hanno a che vedere, ma quando non si hanno
argomenti – commenta infine l’assessore – una ‘spruzzatina di
Uti’ non fa mai male”.
ARC/EP

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