Sport 4.0: la tecnologia in campo

Dai primi replay video, passando per la goal line technology e arrivando fino al Var: la tecnologia è sempre più presente nei campi di gioco di diversi sport, dal tennis al calcio, e sono sempre più sofisticati gli strumenti a disposizione dei giudici di gara per evitare errori e uniformare i giudizi.

Cosa ci riserverà il futuro? Per quanto riguarda il mondo del calcio, la Fifa sta mettendo a punto nuove tecnologie per rendere il Var più efficiente, e tra qualche anno i guardalinee potrebbero essere sostituiti da veri e propri robot, programmati per correre lungo le linee del campo e segnalare i fuorigioco con precisione infallibile.

Ma c’è di più: un’Intelligenza Artificiale ha inventato per la prima volta uno sport, lo Speedgate, partendo dall’analisi di oltre 400 discipline. Lo Speedgate è un mix di rugby, calcio, hockey e freesbee e consiste in un gioco di squadra divertente e veloce. In Oregon sono stati organizzati i primi tornei dedicati a questa nuova disciplina.

Parlando di sport non si può non pensare alle Olimpiadi, l’evento per eccellenza e il più seguito nel mondo. Il prossimo appuntamento è a Tokyo 2020, con quelli che si preannunciano come i Giochi più tecnologicamente avanzati di sempre. Intel, in collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale, offrirà infatti agli appassionati un’esperienza unica, utilizzando la realtà virtuale e il 3D Athlete Tracking, una tecnologia che, già oggi, fornisce approfondimenti in tempo reale durante le gare.

Per la prima volta nella storia olimpica ci sarà poi un appuntamento dedicato agli amanti degli e-sports, con un torneo esclusivo riservato ai campioni di “Street Fighter V” e Capcom ”Rocket League” organizzato in apertura dei Giochi: le qualificazioni online prenderanno il via agli inizi del 2020.

Ormai è quasi tutto pronto per le Olimpiadi più tecnologiche della storia, compresa la canzone ufficiale dell’evento, scritta da un autore di eccezione: sempre lei, l’intelligenza artificiale, che si candida così a prendere il posto non solo degli arbitri, ma anche delle popstar.