Sport: Torrenti, etica sportiva e filiera salute a vantaggio di tutti

Udine, 25 mar – I modelli etici del movimento sportivo si
riflettono positivamente nella società e vanno trasmessi ai
giovani. Valorizzano un rete di conoscenza che concorre a
stimolare e a rendere efficace la ricerca, a beneficio, come
l’attività sportiva e gli stili connessi, della qualità della
vita, della salute e del benessere.

Da questa riflessione, l’assessore regionale allo Sport e alla
Cultura, Gianni Torrenti, ha sviluppato il suo intervento al
convegno ‘Sport, salute e società-ricerca, energie e opportunità
per le persone e le famiglie’, svoltosi nell’auditorium del liceo
Caterina Percoto a Udine.

Torrenti si è poi soffermato sugli esempi e sul modello di sanità
illustrati da Mauro Ferrari, scienziato di origini friulane che
presiede a Houston, nel Texas, un importante istituto di ricerca.

Ferrari ha annunciato che nel suo ospedale sta per essere
prodotto un nuovo farmaco antitumorale, che sarà distribuito ai
pazienti non con logiche di mercato e di profitto, bensì secondo
l’etica della salute.

In proposito ha sostenuto che occorre cambiare il modello
tradizionale della sanità, affinché l’innovazione medica possa
arrivare direttamente e con efficacia ai pazienti.

E’ proprio su questo meccanismo che secondo Torrenti è
indispensabile agire. Ed è compito della politica cercare di
umanizzare le logiche che regolano la vendita e il costo dei
farmaci. Logiche che non debbono essere legate necessariamente e
in via esclusiva al mercato.

Vi sono farmaci, ha ricordato Torrenti, che costano decine di
migliaia di euro per ogni singola dose ma che, se avessero un
prezzo più contenuto, potrebbero essere più diffusi. Non solo. Un
risparmio della spesa farmaceutica pubblica consentirebbe alle
istituzioni di destinare maggiori risorse ad altri aspetti
sanitari ed assistenziali.

Il convegno è stato organizzato da una serie di partner
dell’associazionismo e del volontariato, tra i quali La nostra
famiglia, Federsanità Anci FVG, Fai sport, Unesco City Marathon.

Vi hanno partecipato ricercatori, esponenti del mondo sportivo,
del volontariato sociale e testimonial come Leonardo Cenci, che
ha sconfitto una grave malattia anche grazie alla pratica
sportiva.
ARC/CM/ppd

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