Stramaccioni: Napoli grande ma Friuli duro per tutti

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“Incontriamo una grande squadra. Lo sappiamo. Ma a casa nostra, la vita deve essere dura per tutti”. Il tecnico Andrea Stramaccioni nella conferenza stampa della vigilia della partita non crede alla crisi del Napoli e prepara i suoi ragazzi alla classica partita della vita, in cui “c’è da lottare su ogni pallone”. Il punto da cui ripartire è il secondo tempo di Torino: “L’Udinese deve crescere nella consapevolezza dei suoi mezzi, anche da un punto di vista mentale. Prendere gol a Torino può succedere. Ma non mi è piaciuta la mancanza di reazione. Nessuno ci chiede di battere la Juve a Torino ma di lottare ‘alla morte’ su ogni pallone sì. Il nostro secondo tempo dimostra che abbiamo sbagliato clamorosamente il primo. Ci ha dimostrato che abbiamo dei valori ed è da lì che dobbiamo ripartire. L’Udinese deve crescere nella consapevolezza dei suoi mezzi, anche da un punto di vista mentale”. Sul versante tattico, Stramaccioni non nasconde l’intento di passare domani a una difesa a 4, cambiando un sistema di gioco che tornerà utile anche in vista delle prossime due gare, con Lazio e Parma. Vuoi per lo stile di gioco degli avversari, vuoi per l’emergenza che si trova ad affrontare sulla fascia sinistra, con le assenze di Domizzi, Gabriel Silva e Pasquale. “Quando ti mancano tre giocatori su quattro nella stessa parte, e con le stesse caratteristiche di mancini naturali, sei in una situazione di emergenza che metterebbe in difficoltà chiunque. Si può parlare di un’emergenza importante”, che va a sommarsi a un calendario che pone di fronte all’Udinese tre gare dall’identico canovaccio tattico. “Napoli, Lazio e Parma fanno della velocità dei giocatori offensivi il loro punto di forza. Ho una rosa che mi permette di avere alternative importanti anche in altri reparti. Se la squadra ha un’emergenza in difesa, non è detto che non possa sopperire con un centrocampista in più”. Per annientare il calcio “particolarmente offensivo e veloce sugli esterni” giocato dai partenopei, Stramaccioni punta sulla “densità e aggressività in mezzo al campo”, che “dovrà essere fonte di difficoltà per i nostri avversari”. L’ipotesi più probabile è che decida di affidarsi a un 4-3-2-1, con Widmer e Piris esterni di difesa. Non al top della condizione, Pasquale partirà invece dalla panchina. “Ha stretto i denti a Torino, ora non avrebbe senso rischiarlo dal primo minuto”. Alle spalle di Di Natale opereranno Kone e Bruno Fernandes. In panchina si accomoderanno Muriel e Thereau. “La sostituzione a Torino è stata una scelta tattica, non una bocciatura. Avevamo pensato di giocare un certo tipo di calcio, ma non ci è riuscito. E’ stato il giocatore tra i due attaccanti che ho deciso di sacrificare per dare maggiore densità in mezzo al campo. Thereau si sta allenando bene e tornerà utile adesso che arrivano delle partite ravvicinate e dovrò gestire anche le energie di Di Natale”, ha concluso Stramaccioni.

(di Elena Viotto) (ANSA)