Teatro Club Udine, tra eredità e progetti per il futuro

Una storica eredità da portare avanti, ma nel contempo il dovere di guardare e progettare il futuro proprio per rispetto a quella tradizione che, dal lontano 1960 ad oggi, ha reso il Teatro Club Udine una delle più vivaci e importanti realtà culturali dell’intera regione e non solo. Non poteva partire che da palazzo D’Aronco la presentazione, oggi 21 settembre, di questo nuovo slancio, visto che proprio qui, in sala Ajace, nel gennaio del 1961 il grande e compianto Rodolfo Castiglione, come direttore artistico, insieme con Ciro Nigris come presidente e ad altri soci e amici, sancivano pubblicamente con un evento la nascita del Teatro Club Udine, nato come associazione di pubblico. Da quel giorno, l’attività pluridecennale del sodalizio, per lo più ospitata al Palamostre (o Teatro delle Mostre come si chiamava un tempo) ha sempre avuto tra i suoi punti cardine la formazione del giovane pubblico e l’educazione teatrale.

            Da tutto questo è maturata una rinnovata motivazione e un nuovo slancio operativo, che in quest’ultimo anno ha apportato all’interno del Teatro Club Udine delle modifiche strutturali, tutte ispirate a una maggiore collegialità. A partire dalla presidente, l’avvocato Alessandra Pergolese, dai due responsabili artistici, Massimo Somaglino e Francesco Accomando, e da un consiglio direttivo che conta autorevoli personalità del mondo della cultura e della scuola. «Più che un direttivo, un vero e proprio comitato scientifico», commenta Pergolese, che, pur intrapresa la carriera forense continua a coltivare la passione per il teatro iniziata proprio con il Palio e proseguita negli anni con la Contrada di Trieste e, più recentemente, con qualche piccola incursione in radio e in televisione (ad esempio “Il confine”, “Il Commissario Montalbano”, “La Porta Rossa 2”, “Volevo fare la rockstar” e “Mai scherzare con le stelle”). «Il direttivo – continua –, anche grazie all’allargamento di due membri provenienti dalle istituzioni scolastiche,  partecipa molto attivamente anche all’ideazione dei progetti». Oltre alla presidente, il consiglio è quindi composto da Liliana Cargnelutti, Gianni Cianchi (anche presidente Onorario), Eleonora Clocchiatti, Monica Delfabro, Roberto Francescatto, Paolo Mattotti, Marisa Sestito (vice presidente).

            «Anche la struttura direttiva artistica – continua Pergolese – è stata interessata da modifiche. Da un lato in termini di potenziamento e, dall’altro, di maggiore flessibilità. Abbiamo infatti optato, per l’individuazione di due responsabili, Massimo Somaglino e Francesco Accomando, ognuno dei quali preposto a specifici progetti così da consentire una piena autonomia e discrezionalità dei referenti, sia pure nell’ambito delle linee concordate con il consiglio direttivo».

            Saluti e auguri per il nuovo corso sono stati espressi anche dall’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Cigolot. «Il Comune – commenta – è sempre stato vicino al Teatro Club, una vera istituzione cittadina nel panorama culturale udinese e non solo. Sessantanni hanno fatto la storia della nostra città. Esprimo dunque – conclude – i miei migliori auguri alla presidente e ai due responsabili artistici, tutti impegnati a tenere alta la bandiera della formazione delle giovani generazioni, cresciute e formatesi negli anni proprio grazie alle attività del Teatro Club, in primis del Palio studentesco».

            L’attore e regista Massimo Somaglino, già direttore artistico del Teatro Club dopo il grande vuoto lasciato dalla scomparsa di Angela Felice, è il segno tangibile della continuità storica. Sarà lui a dirigere il Palio Teatrale Studentesco e ogni altro progetto che ruoti intorno a tale manifestazione. La new entry è rappresentata dall’attore e regista Francesco Accomando, che seguirà un altro importante filone, quello dei progetti più propriamente educativi in ambito teatrale, sempre rivolti al target delle scuole secondarie di II grado.

            Nel corso degli anni e a partire dall’ideazione nel 1972 del Palio Teatrale Studentesco, l’esperienza maturata da Teatro Club Udine si è fortemente consolidata nell’ambito del teatro scuola, tanto da farne un accreditato punto di riferimento nel panorama teatrale friulano e anche nazionale. Basti pensare che il Palio Studentesco, forse il più longevo d’Italia, proprio il prossimo anno festeggerà le 50 edizioni. «C’è stato un tempo – commenta Somaglino – in cui il Palio, che era una certezza, un appuntamento irrinunciabile della vita culturale della città, è stato annullato, cancellato, trasformato, snaturato, perduto. Colpa della pandemia, certo. Non si fa a tempo a chiedersi quando sia successo, ed ecco che già si profila all’orizzonte un altro tempo in cui si rende necessario, anche qui, ricominciare. E allora – prosegue – è doveroso, necessario e indiscutibile ripartire. In un rapporto ancora più stretto con le scuole, gli insegnanti, gli studenti, muovendosi con leggerezza e rispetto in un ginepraio di permessi, autorizzazioni, possibilità, dinamiche, prevenzioni e sicurezze». Il prossimo anno il Palio spegnerà 50 candeline. Un anniversario importante che il Teatro Club non può non celebrare. «Siamo già al lavoro – conferma il responsabile artistico – e stiamo pensando a molte novità, in termini di ospitalità, formula, partecipazioni, nuovi progetti. Un Palio che, dopo la parentesi del “virtual palio” della scorsa edizione a causa della pandemia, sarà incentrato ancora e sempre sui ragazzi, sugli studenti, sull’impegno inarrestabile per la formazione di generazioni protagoniste di un viaggio verso il sogno di un mondo migliore». Un primo appuntamento sarà un Paliofestival, della durata di tre giorni, che si svolgerà al Palamostre alla fine di novembre e il cui programma dettagliato verrà reso noto non appena chiusi gli ultimi tasselli.

            Come detto, comunque, il Teatro Club non è solo Palio. «L’esperienza del Covid – prosegue Pergolese – ha richiamato all’attenzione con maggiore empatia la realtà giovanile, con tutte le sue difficoltà legate alla contemporaneità, nonché fatto toccare con mano la sofferenza dei ragazzi nel vedersi improvvisamente privati di occasioni condivise di espressività emotiva e artistica. Spero vivamente – continua la presidente – si riesca a dare piena attuazione alle indicazioni del legislatore per l’inserimento nei piani formativi di percorsi di apprendimento, che trovano nel teatro lo strumento didattico ideale e una preziosa occasione per l’ elaborazione psicologica del trauma individuale e collettivo legato all’epidemia. La conferma dell’importanza del Teatro Scuola per i ragazzi– conclude Pergolese – ha quindi ancora più motivato il Teatro Club Udine a porsi al servizio della collettività giovanile studentesca, con percorsi progettuali volti all’educazione teatrale e alla formazione di un giovane pubblico. Insomma vogliamo mettere al centro della nostra attenzione i giovani e il loro futuro».             Da qui la ferma volontà di incrementare i progetti legati alla scuola, seguiti da Francesco Accomando, che oltre all’attività di attore e regista, da anni segue numerosi progetti di laboratori teatrali in regione in collaborazione con Istituti scolastici, Case Circondariali, associazioni per diversamente abili, i Sert e i Dipartimenti di Salute Mentale nella provincia di Udine e in vari comuni per iniziative di aggregazione giovanile. «Stiamo sviluppando nuovi progetti – anticipa Accomando –, mentre per altri ci muoveremo nel solco della tradizione di alcuni percorsi già avviati, come, ad esempio, la trilogia iniziata con Angela Felice sul tema della Grande Guer