Terremoto, cosa si può fare per aiutare

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Il sisma di magnitudo 6,0 che nella notte fra il 23 e il 24 agosto ha devastato l’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, provocando decine di morti e feriti, qui di seguito il vademecum da seguire per rendersi utili e non ostacolare i soccorsi

Raccolta fondi: Per sostenere le popolazioni, la Protezione civile ha attivato un numero sia per sms sia per le telefonate (45500). Sul sito della Croce Rossa, www.cri.it nella sezione dedicata, in home page, sono invece presenti le modalità di donazione.

Servizio donazioni della Croce Rossa Italiana per il terremoto di Amatrice, Rieti e del Centro Italia

Email: [email protected]
Telefono: 06.5510
Beneficiario: Associazione italiana della Croce Rossa
Causale: “Terremoto Centro Italia”
IBAN: IT40F0623003204000030631681
BIC/SWIFT: CRPPIT2P086

Donare sangue: Si può sangue di tutti i gruppi sanguigni per aiutare i feriti vittime del terremoto, ha detto l’Avis Provinciale di Rieti sul suo profilo Facebook. “Dalle 8 alle 11, all’ospedale de Lellis di Rieti. Portate documento di identità e codice fiscale. Grazie a tutti”. Invito esteso anche ai cittadini romani. Ma, come ha spiegato il Centro nazionale sangue, il sistema ha retto e non c’è al riguarda una emergenza.

Evitare il volontariato spontaneo: E’ l’invito di Carlo Rosa, responsabile Protezione Civile del Lazio. “Ci sono migliaia di volontari che fanno capo alle tante organizzazioni sul territorio. E in questo momento tutte sono coordinate dalla protezione civile. Quello che bisogna evitare è di mettersi in moto da soli, spontaneamente” ha detto.

Croce Rossa: “Lasciare libere le strade e le linee telefoniche” – Lasciare libere le strade di accesso alle zone colpite dal sisma, particolarmente la via Salaria, ma anche le linee telefoniche e cellulari per non intralciare i soccorsi. Sono due delle raccomandazioni date dalla Croce Rossa Italiana sul suo profilo Twitter.
“Tutta la Croce Rossa è in stato di mobilitazione – scrive il presidente Francesco Rocca – Squadre cinofile, squadre di soccorso con 20 ambulanze in arrivo. Cucine da campo per assistenza alla popolazione in partenza per Amatrice e Accumoli. Automobilisti invitati ad evitare di percorrere Via Salaria per permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere le zone colpite”.
La Croce Rossa ha pubblicato un vademecum su cosa fare in caso di terremoto. Tra le indicazioni per chi è al chiuso si raccomanda di cercare riparo e non precipitarsi sulle scale o in ascensore, mentre chi è all’aperto deve recarsi nelle zone di raccolta evitando di usare il telefono e l’automobile.

Medici specializzati sul posto
. Se invece siete dei medici e volete prestare aiuto in quel campo potete contattare la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, che ha già messo a disposizione i propri responsabili sul territorio (riferimento dott. Italo Paolini), stanziando un supporto economico per l’acquisto di strumenti professionali necessari ai medici in loco.

Un team di Medici Senza Frontiere è inoltre appena partito per valutare i bisogni delle vittime della tragedia.

L’incasso del MaXXI. Per esprimere vicinanza e solidarietà, la Fondazione MAXXI ha deciso di devolvere l’intero incasso di sabato 27 agosto agli aiuti coordinati dalla Regione Lazio. A partire da domani – rende noto il museo – sarà attivo Il conto corrente IT 60 P 02008 05255 000104428939 intestato a “Regione Lazio – Emergenza sisma 2016”, su cui anche i singoli cittadini possono dare il loro contributo.

Un aiuto alle neo-mamme. Premesso che lo stress e lo spavento non fanno andare via il latte, in assoluto quello più sicuro nelle emergenze è quello materno. Ecco perché l’Associazione Alma Mater di Rieti ha messo a disposizione assistenza telefonica alle mamme per l’allattamento nell’emergenza al numero 348.4782898, attraverso il quale si attiveranno operatrici formate per rispondere il più velocemente possibile alle richieste.

A Viterbo, l’associazione Kyanos si è invece messa in movimento raccogliendo vestiti per bimbo e neonato da mandare nelle zone colpite dal sisma (riferimento: 347.8822124)

Cuochi volontari. In campo anche la Federazione Italiana Cuochi, che ha mobilitato il suo Dipartimento di Solidarietà ed Emergenze attrezzando un furgone logistico e un furgone frigo che si metteranno in moto appena verrà emesso il decreto del Presidente della Repubblica che garantisce il sostegno economico per l’acquisto degli alimenti. Il lavoro dei cuochi sarà invece volontario e coordinato dai responsabili regionali.