TERRITORIO: SANTORO, PIANO PAESAGGISTICO E PSR STRUMENTI SINERGICI

Martignacco, 22 gen – “Agricoltura, paesaggio, aree protette
sono gli elementi di un unico ecosistema, e frutto del lavoro di
chi, da tempi remoti, ha saputo lavorare e mantenere un
territorio di pregio qual è quello del Friuli Venezia Giulia”.

Secondo l’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale,
Mariagrazia Santoro, intervenuta in apertura del convegno
“Agricoltura, paesaggio rurale, aree naturali protette: sviluppo,
conservazione e promozione in Natura 2000 e nella rete ecologica
regionale”, svoltosi nel pomeriggio nell’ambito di Agriestland
2016, a Udine Fiere, non ha senso parlare di tali argomenti come
se si trattasse di cose distinte.

“Vogliamo dare una svolta in senso culturale – ha detto Santoro –
nel Friuli Venezia Giulia, che è anche terra delle biodiversità,
tutelate proprio perché da millenni queste aree sono state
lavorate e vissute; tanto che oggi è possibile valorizzarle dal
punto di vista naturalistico attraverso l’identificazione dei
siti di Natura 2000, un marchio di qualità del territorio di
livello europeo”.

“E le biodiversità – ha proseguito l’assessore regionale – non
vanno viste come un vincolo, bensì come una opportunità e una
valenza riconosciuta dalla Ue sotto il profilo faunistico,
floricolo, forestale”.

Il Programma di sviluppo rurale (Psr), ha aggiunto Santoro, è uno
strumento essenziale in tal senso, perché darà modo di far
convivere la valorizzazione di tali aree con le attività
dell’uomo.

Il Piano Paesaggistico Regionale (Ppr), che come ha anticipato
l’assessore, sarà concluso entro l’anno parallelamente alla piena
operatività del Psr, costituisce uno strumento atto a valorizzare
un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini, i quali, ora,
possono essere i protagonisti della riscoperta del nostro
territorio.

Sui portali web della Regione e dell’Univesità di Udine, è
infatti stato pubblicato il Segnalatore di valori paesaggistici:
chiunque potrà indicare attraverso esso nuovi siti da tutelare.

“Contribuendo così direttamente – ha specificato Santoro – alla
valorizzazione del territorio e alla riscoperta di luoghi e
valori che spesso passano inosservati”.

Il Piano paesaggistico potrà così contare su elementi nuovi.

Un piano, che – come ha concluso l’assessore – già si avvale
della collaborazione di una importante ‘task force’ di
amministratori, tecnici, ricercatori, ma necessita, per la sua
completezza, della collaborazione di tutti.

Il convegno odierno, moderato da Umberto Sarcinelli, ha permesso
di approfondire le tematiche legate alla pratica rurale nei
territori ad alta vocazione naturalistica, all’applicazione degli
effetti del Piano paesaggistico regionale sui territori agricoli,
alla realizzazione dei prodotti del parco e della Carta europea
del turismo sostenibile, all’individuazione del sito UNESCO delle
Dolomiti quale occasione per l’agricoltura di montagna.
ARC/CM/EP

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