Tesori Serbia Romana: Torrenti, per Aquileia momento entusiasmante

Zanardi Landi: da mostra messaggio politico, per noi Serbia è
Europa

Aquileia, 10 mar – “La mostra mette in luce attraverso
capolavori di arte e artigianato memorie storiche e culturali
condivise e sottende anche un messaggio politico: l’ingresso
della Serbia nell’Unione Europea è un processo che sta subendo un
forte ritardo e con questa esposizione vogliamo ricordare che per
noi la Serbia è Europa”.

Così il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi
Landi, in occasione della vernice della mostra “Tesori e
imperatori. Lo splendore della Serbia romana”, che è stata
inaugurata oggi alla presenza dell’assessore regionale alla
Cultura Gianni Torrenti, dell’ambasciatore della Repubblica Serba
in Italia Goran Aleksic e della viceministra alla Cultura Daniela
Vanusic.

A Palazzo Meizlik di Aquileia fino al 3 giugno saranno esposti
sessantadue capolavori dell’arte romana dal I al IV secolo
prestati dal Museo nazionale di Belgrado prima della sua
imminente riapertura dopo 15 anni di restauri.

Per l’assessore Torrenti si tratta di un’evento culturale
importante che si pone in continuità con le altre quattro mostre
organizzate a Aquileia e che “hanno attirato l’occhio del mondo”.

“Per Aquileia – ha aggiunto Torrenti a margine della
presentazione – è un momento particolarmente entusiasmante, in
cui si deve continuare a conciliare la promozione del sito e la
cura dei rapporti internazionali, come è stato fatto per questa
mostra con la Serbia, storicamente una nazione amica dell’Italia
e un Paese che ha importanti rapporti diplomatici e economici con
il Friuli Venezia Giulia. Contemporaneamente – ha indicato
l’assessore – occorrerà concentrarci sul rilancio degli scavi
archeologici, coinvolgendo anche gli atenei dei Paesi con cui
abbiamo collaborato per organizzare le esposizioni”.

A margine della vernice, Zanardi Landi ha indicato quale sarà il
tema della prossima mostra. “Stiamo pensando già da tempo – ha
rivelato – a una mostra che prosegua il ciclo ‘Archeologia
ferita’. Il grande museo di Bagdad è stato devastato e gli
scienziati e restauratori italiani hanno avuto una parte
importante nel percorso di ripristino dei pezzi danneggiati:
vorremmo fare capitale di questa conoscenza per organizzare una
grande mostra di pezzi iracheni”.

A illustrare il percorso e le scelte espositive della mostra sui
tesori serbi è stato il direttore della Fondazione, Cristiano
Tiussi, che indicato come imperdibili pezzi per i visitatori la
testa in porfido dell’imperatore Galerio, quella in bronzo di
Costantino, gli elmi di Berkesovo, “tutte testimonianze di un
territorio che diede alla storia 18 imperatori e in cui spesso si
giocarono i destini dell’impero romano”.

All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco di
Aquileia Gabriele Spanghero, il vicepresidente della Provincia di
Udine Franco Mattiussi, il soprintendente Corrado Azzollini, il
presidente della Comunità serbo-ortodossa di Trieste Zlatimir
Selakovic e il console serbo a Trieste Nemanja Sekicki.
ARC/EP/ppd

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