The Leading Guy e HISTrio 31 luglio a Trieste

THE LEADING GUY opening 2Cellos_IMG053_credit Simone Di Luca
Anche in questa sua decima edizione TriesteLovesJazz apre ad altri generi musicali puntando l’attenzione sui talenti emergenti – in particolare provenienti dall’area nordestina – con due serate intitolate “Made in Ts”. La prima, domenica 31 luglio, alle ore 21.00, in piazza Verdi, sarà aperta da The Leading Guy, un artista che è riuscito a conquistarsi il favore del pubblico e della critica che riconosce in lui uno dei migliori artisti dell’ultima generazione, collocandolo tra i dieci nuovi cantautori da tenere d’occhio nel 2016. Inserito nella Top50 dei migliori dischi pubblicati nel 2015, “Memorandum”, il suo album d’esordio, è un disco denso di memorie, personaggi reali che sembrano inventati, dolore, letteratura e a volte amore che ha permesso al giovane cantautore di esibirsi su molti prestigiosi palchi italiani. Cresciuto in Italia, The Leadung Guy ha vissuto per molto tempo in Irlanda per poi girare l’Europa a piedi e in autobus, da Copenaghen alla Cappadocia per poi tornare in Italia. Al TriesteLovesJazz porterà la sua musica che si rifà alla tradizione folk e alla necessità di raccontare e conservare tra i suoi versi personaggi, storie e memorie che rischierebbero altrimenti di sfumare via.

Chiuderà la serata l’HISTrio, compagine transfrontaliera (Croazia: H, Italia: I, Slovenia: S) formata da Stefano Bembi (fisarmonica, piano), Bika Blasko (voce, cello, cajon) e Toma Ž Nedoh (sax) featuring I Virtuosi del Carso. A TriesteLovesJazz l’istrionico trio nato dal sodalizio tra teatro, musica, lingue, generi, parole, comicità, poesia, virtuosismi e gioco, presenterà il loro ultimo lavoro discografico, “People”, una raccolta di musiche tratte dal repertorio popolare, balcanico, yiddish e mediterraneo con canti di terre diverse e un lieve tocco di pop, rock e swing. Mondi vicini, mondi lontani. I generi si mescolano durante l’ascolto, senza apparente logica e i musicisti, come provetti giocolieri, danno vita a sonorità ed arrangiamenti caratteristici del trio, unendo culture, stili musicali e popoli. Due i brani inediti inseriti nell’album: “Game of Love”, di sapore squisitamente teatrale e poetico, e “Homeland” brano toccante ed emotivo che, attraverso il dialogo tra una madre rimasta nella terra natia e la figlia emigrata, affronta argomenti drammaticamente attuali come l’immigrazione, a volte forzata e spesso inevitabile, di popoli e culture. Il cd è stato registrato presso l’ “Urban Recording Studio” grazie alla “Casa della Musica di Trieste”.

Foto: Simone Di Luca