Titaimmagini Fotografie di due secoli

1863–1943. Fotografie dal fondo Giovanni Battista Marzuttini

L’iniziativa rende omaggio a una personalità versatile ed eclettica , che si è espressa in molti ambiti non solo artistici lasciando segni e ricordi impressi nella memoria di molti e una lezione di capacità di coltivare le proprie passioni e curiosità anche quando gli eventi frappongono ostacoli, delusioni, fatiche e dolore.

Il nome di Giovanni Battista ‘Tita’ Marzuttini a molti, fra le tante cose, certamente richiama subito alla mente l’Orchestra di Plettro, formazione che tanti successi ha raccolto non solo in Friuli Venezia Giulia; ma l’avventura umana di Marzuttini, davvero ricca di passaggi ed espressioni, qui è raccontata attingendo al repertorio di immagini fotografiche che egli stesso ha lasciato, un fondo fotografico composto da un migliaio di pezzi, realizzati tra la fine dell’Ottocento e fino agli anni ’40 del Novecento, documentando una passione per l’obiettivo coltivata, con spunti anche di innovazione, fino alla fine, arrivata il 1° dicembre del 1943 nel suo eremo di Fauglis.

C’è in queste foto la vita artistica e lavorativa di Tita, con i suoi sogni e le sue aspirazioni e le necessità imposte dagli eventi, nutrita di tanti interessi oltre la fotografia, dalla pittura alla musica, alla poesia, ma pure per la meccanica e l‘imprenditoria con una vivace predisposizione alla sperimentazione tecnica, lo hanno portato anche lontano dalla natia Udine per andare a Firenze, Trieste, Milano, Napoli. E c’è la storia di un pezzo di Friuli che si è misurato con i cambiamenti storici, sociali, politici.

Presentazione del Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin (dal catalogo).

Il fondo fotografico Marzuttini è composto da oltre un migliaio di pezzi, in buona parte negativi su lastre o pellicola piana, nonché su lastrine stereoscopiche, realizzate tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, fino agli inizi degli anni ’40.

La mostra, che raccoglie una parte delle foto di questo fondo – rimasto per la maggior parte inedito e nuovo nel panorama della fotografica friulana ed italiana –, è resa possibile grazie al serio lavoro di provinatura e di selezione di tutte le fotografie affidato nel 2001 all’illustre fotografo udinese, oltre che docente di fotografia, Riccardo Toffoletti, deceduto nel 2011.

La biografia, con testo inedito, di ‘Tita’ è curata da Edoardo Colombaro; mentre la narrazione della vita dell’artista è di Elio Bartolini, scrittore, saggista e poeta, deceduto nel 2006.

Alla realizzazione dell’iniziativa, oltre al Consiglio regionale FVG e all’Amministrazione comunale di Gonars, hanno collaborato, inoltre, l’Associazione storico culturale Stradalta di Gonars e l’Associazione culturale ricreativa di Fauglis.