Toponomastica, decise nuove intitolazioni per vie e piazzali

toponomasticaPiazzale 11 febbraio 1945, area verde Viola d’Udine, via Laura Conti, via Noè Raimondo Mulinaris, sala Aldo Rizzi. La toponomastica cittadina si arricchisce di una serie di nuove intitolazioni decise martedì 20 dicembre dalla giunta comunale su proposta dell’assessore ai Servizi Demografici, Antonella Nonino, e della commissione Toponomastica del Comune, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Comunale Franco Della Rossa.

L’amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio ai 21 partigiani che l’11 febbraio 1945 vennero fucilati alla porta est del cimitero di San Vito. L’eccidio, dal quale si salvarono solo due condannati a morte grazie all’intervento del vescovo di Udine, mons. Nogara, venne eseguito per rappresaglia all’assalto alle carceri del 7 febbraio. In memoria dei partigiani fucilati il nuovo piazzale antistante l’ingresso del cimitero, all’incrocio tra via Giovanni Martini e Riccardo Luzzatto, assumerà il nome di piazzale 11 febbraio 1945. “In un primo momento avevo ipotizzato di intitolare questo spazio all’ultimo frate, Padre Ferruccio, che aveva svolto la sua missione nei locali del cimitero – spiega il presidente della commissione Toponomastica, Franco Della Rossa –. Successivamente ho preferito proporre alla commissione la data della fucilazione proprio perché quei tragici eventi avvennero proprio in questo luogo, come ricorda la targa apposta sul muro del camposanto”.

Questa nuova sessione di intitolazioni ricorda poi alcuni illustri cittadini udinesi, come a esempio l’industriale Noè Raimondo Mulinaris (1903-1980), titolare dell’omonimo pastificio di Cussignacco che, con oltre 200 dipendenti, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del quartiere e di tutta la città di Udine. Alla sua memoria sarà dedicato il nuovo tratto di strada che si diparte da via Ugo Pellis. Con l’intitolazione ad Aldo Rizzi (1927-1996) della sala XIII dei Civici Musei, adiacente al salone del Parlamento in castello, l’amministrazione comunale rende poi omaggio al compianto storico dell’arte, giornalista e direttore dei Civici Musei.

Il tratto di strada che nasce dal nuovo piazzale di via del Cotonificio diventa via Laura Conti (1921-1993), in memoria della donna che viene considerata la madre dell’ecologismo italiano. Nata a Udine, Laura Conti è stata partigiana e medico, scrittrice e divulgatrice, politico e ambientalista. Ad Ascanio di Brazzà è legata invece l’intitolazione dell’area verde Viola d’Udine, relativa allo spazio verde di via Santa Margherita del Gruagno. Fu proprio Ascanio di Brazzà, infatti, a portare, nella seconda metà dell’Ottocento, alcuni esemplari della “Viola di Parma” al figlio Filippo, il quale, grazie al clima e al terreno favorevole, selezionò il colore, la dimensione e la forma del fiore e iniziò a moltiplicarla, ottenendo così quella che chiamò “Viola d’Udine”, una varietà profumata e a fiori azzurri doppi. Conosciuta all’estero come “Blue Neapolitan Conte di Brazzà”, fece innamorare la regina Elena, che dopo i mesi trascorsi in Friuli durante la Grande Guerra, volle ricevere ogni anno alcune piantine della “violetta doppia di udine”.

 

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L’amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio ai 21 partigiani che l’11 febbraio 1945 vennero fucilati alla porta est del cimitero di San Vito. L’eccidio, dal quale si salvarono solo due condannati a morte grazie all’intervento del vescovo di Udine, mons. Nogara, venne eseguito per rappresaglia all’assalto alle carceri del 7 febbraio. In memoria dei partigiani fucilati il nuovo piazzale antistante l’ingresso del cimitero, all’incrocio tra via Giovanni Martini e Riccardo Luzzatto, assumerà il nome di piazzale 11 febbraio 1945. “In un primo momento avevo ipotizzato di intitolare questo spazio all’ultimo frate, Padre Ferruccio, che aveva svolto la sua missione nei locali del cimitero – spiega il presidente della commissione Toponomastica, Franco Della Rossa –. Successivamente ho preferito proporre alla commissione la data della fucilazione proprio perché quei tragici eventi avvennero proprio in questo luogo, come ricorda la targa apposta sul muro del camposanto”.

Questa nuova sessione di intitolazioni ricorda poi alcuni illustri cittadini udinesi, come a esempio l’industriale Noè Raimondo Mulinaris (1903-1980), titolare dell’omonimo pastificio di Cussignacco che, con oltre 200 dipendenti, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del quartiere e di tutta la città di Udine. Alla sua memoria sarà dedicato il nuovo tratto di strada che si diparte da via Ugo Pellis. Con l’intitolazione ad Aldo Rizzi (1927-1996) della sala XIII dei Civici Musei, adiacente al salone del Parlamento in castello, l’amministrazione comunale rende poi omaggio al compianto storico dell’arte, giornalista e direttore dei Civici Musei.

Il tratto di strada che nasce dal nuovo piazzale di via del Cotonificio diventa via Laura Conti (1921-1993), in memoria della donna che viene considerata la madre dell’ecologismo italiano. Nata a Udine, Laura Conti è stata partigiana e medico, scrittrice e divulgatrice, politico e ambientalista. Ad Ascanio di Brazzà è legata invece l’intitolazione dell’area verde Viola d’Udine, relativa allo spazio verde di via Santa Margherita del Gruagno. Fu proprio Ascanio di Brazzà, infatti, a portare, nella seconda metà dell’Ottocento, alcuni esemplari della “Viola di Parma” al figlio Filippo, il quale, grazie al clima e al terreno favorevole, selezionò il colore, la dimensione e la forma del fiore e iniziò a moltiplicarla, ottenendo così quella che chiamò “Viola d’Udine”, una varietà profumata e a fiori azzurri doppi. Conosciuta all’estero come “Blue Neapolitan Conte di Brazzà”, fece innamorare la regina Elena, che dopo i mesi trascorsi in Friuli durante la Grande Guerra, volle ricevere ogni anno alcune piantine della “violetta doppia di udine”.

 

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