Toponomastica, l’amministrazione ricorda il dott. Elio Tonutti

06_03-padiglione-tonutti«Per tutta la vita professionale si impegnò nell’ambito della medicina di laboratorio, raggiungendo un’elevata qualificazione nel settore immunologico, compreso il delicatissimo ambito dell’autoimmunità, indispensabile per la crescita dei trapianti d’organo e di tessuti, che negli ultimi 30 anni ha segnato la storia della sanità del Friuli Venezia Giulia». Con questa motivazione nella seduta di martedì 6 marzo la giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Servizi Demografici, Antonella Nonino, e della commissione Toponomastica del Comune, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Comunale Franco Della Rossa, ha deliberato l’intitolazione del nuovo padiglione del centro servizi di laboratorio del comprensorio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine alla memoria del medico immunologo Elio Tonutti (1954-2018), scomparso poche settimane fa.

«Stiamo parlando di una figura di alto profilo che ha fatto la storia della sanità regionale – spiega Della Rossa –. La normativa relativa alla toponomastica prevede che senza un’autorizzazione del prefetto non possano essere disposte intitolazioni, a eccezione degli spazi relativi a cimiteri e chiese, prima che siano trascorsi almeno 10 anni dalla scomparsa. In base però alla circolare numero 4 del 10 febbraio 1996 del ministero dell’Interno, in casi eccezionali la prefettura ha però la facoltà di derogare a questo principio, come chiederemo di fare a fronte dello spessore umano e professionale, dell’impegno e dello sforzo innovativo profuso dal dott. Tonutti in un settore che abbraccia tutti gli ambiti della sanità».

Nato a Udine il 7 novembre 1954, Tonutti aveva preso servizio nell’ospedale di Udine il 16 febbraio 1981, legando tutta la propria carriera al Santa Maria della Misercordia. Professionista dalle grandi competenze tecniche e organizzative, è stato protagonista di una vera e propria rivoluzione della medicina di laboratorio in ambito regionale, che si è concretizzata nella realizzazione del nuovo centro servizi di laboratorio del nosocomio cittadino. Proprio questa struttura, che d’ora in avanti porterà proprio il suo nome, ha rappresentato il presupposto per la riorganizzazione della diagnostica di laboratorio dell’intera Azienda sanitaria integrata di Udine e delle Aas 2 e 3.

Con la stessa delibera l’amministrazione comunale ha deciso di rendere omaggio anche al poeta e giornalista Dino Menichini (1921-1978), a cui sarà intitolato il tratto di strada che da via Lea D’Orlandi si collega, dopo una parte esclusivamente pedonale, con via Noè Raimondo Mulinaris. Insegnante elementare e critico letterario, collaborò con Messaggero Veneto di Udine, curando la rubrica culturale del quotidiano, e con la Rai regionale. Diresse inoltre il mensile Friuli nel mondo, giornale udinese di collegamento con i friulani emigrati fondato nel 1951. Nel corso della carriera ricevette vari riconoscimenti, tra i quali il premio Cittadella, il premio Bergamo e il premio Alta-Ceccato.

Nell’ambito del legato testamentario di Rofoldo Castiglione, che ha voluto destinare un lascito di circa 60 mila euro alla biblioteca civica “Vincenzo Joppi”, l’amministrazione comunale ha stabilito inoltre di dedicare una sala della biblioteca, recentemente restaurata e adibita a sala per conferenze stampa e per riunioni del personale bibliotecario, alla memoria di Maria Grazia Simonetti Castiglione, moglie del fondatore dell’Ente teatrale regionale e del Teatro Club.

A margine della giunta comunale il sindaco Carlo Giacomello e l’assessore Nonino hanno voluto ringraziare la commissione Toponomastica, che la scorsa settimana si è riunita per l’ultima volta in questo mandato. «La toponomastica è una parte molto importante della storia e della cultura di una città – ha sottolineato il primo cittadino insieme con l’assessore Nonino –. A nome di tutta l’amministrazione ringraziamo tutti i componenti della commissione per la competenza e la dedizione con cui hanno lavorato in questi anni».

 

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06_03-padiglione-tonutti«Per tutta la vita professionale si impegnò nell’ambito della medicina di laboratorio, raggiungendo un’elevata qualificazione nel settore immunologico, compreso il delicatissimo ambito dell’autoimmunità, indispensabile per la crescita dei trapianti d’organo e di tessuti, che negli ultimi 30 anni ha segnato la storia della sanità del Friuli Venezia Giulia». Con questa motivazione nella seduta di martedì 6 marzo la giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Servizi Demografici, Antonella Nonino, e della commissione Toponomastica del Comune, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Comunale Franco Della Rossa, ha deliberato l’intitolazione del nuovo padiglione del centro servizi di laboratorio del comprensorio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine alla memoria del medico immunologo Elio Tonutti (1954-2018), scomparso poche settimane fa.

«Stiamo parlando di una figura di alto profilo che ha fatto la storia della sanità regionale – spiega Della Rossa –. La normativa relativa alla toponomastica prevede che senza un’autorizzazione del prefetto non possano essere disposte intitolazioni, a eccezione degli spazi relativi a cimiteri e chiese, prima che siano trascorsi almeno 10 anni dalla scomparsa. In base però alla circolare numero 4 del 10 febbraio 1996 del ministero dell’Interno, in casi eccezionali la prefettura ha però la facoltà di derogare a questo principio, come chiederemo di fare a fronte dello spessore umano e professionale, dell’impegno e dello sforzo innovativo profuso dal dott. Tonutti in un settore che abbraccia tutti gli ambiti della sanità».

Nato a Udine il 7 novembre 1954, Tonutti aveva preso servizio nell’ospedale di Udine il 16 febbraio 1981, legando tutta la propria carriera al Santa Maria della Misercordia. Professionista dalle grandi competenze tecniche e organizzative, è stato protagonista di una vera e propria rivoluzione della medicina di laboratorio in ambito regionale, che si è concretizzata nella realizzazione del nuovo centro servizi di laboratorio del nosocomio cittadino. Proprio questa struttura, che d’ora in avanti porterà proprio il suo nome, ha rappresentato il presupposto per la riorganizzazione della diagnostica di laboratorio dell’intera Azienda sanitaria integrata di Udine e delle Aas 2 e 3.

Con la stessa delibera l’amministrazione comunale ha deciso di rendere omaggio anche al poeta e giornalista Dino Menichini (1921-1978), a cui sarà intitolato il tratto di strada che da via Lea D’Orlandi si collega, dopo una parte esclusivamente pedonale, con via Noè Raimondo Mulinaris. Insegnante elementare e critico letterario, collaborò con Messaggero Veneto di Udine, curando la rubrica culturale del quotidiano, e con la Rai regionale. Diresse inoltre il mensile Friuli nel mondo, giornale udinese di collegamento con i friulani emigrati fondato nel 1951. Nel corso della carriera ricevette vari riconoscimenti, tra i quali il premio Cittadella, il premio Bergamo e il premio Alta-Ceccato.

Nell’ambito del legato testamentario di Rofoldo Castiglione, che ha voluto destinare un lascito di circa 60 mila euro alla biblioteca civica “Vincenzo Joppi”, l’amministrazione comunale ha stabilito inoltre di dedicare una sala della biblioteca, recentemente restaurata e adibita a sala per conferenze stampa e per riunioni del personale bibliotecario, alla memoria di Maria Grazia Simonetti Castiglione, moglie del fondatore dell’Ente teatrale regionale e del Teatro Club.

A margine della giunta comunale il sindaco Carlo Giacomello e l’assessore Nonino hanno voluto ringraziare la commissione Toponomastica, che la scorsa settimana si è riunita per l’ultima volta in questo mandato. «La toponomastica è una parte molto importante della storia e della cultura di una città – ha sottolineato il primo cittadino insieme con l’assessore Nonino –. A nome di tutta l’amministrazione ringraziamo tutti i componenti della commissione per la competenza e la dedizione con cui hanno lavorato in questi anni».

 

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