Tricesimo: Ottoni ad Oriente, il festival dei gruppi di ottoni – ospiti internazionali – 6/7 ottobre 2018

Al via “Ottoni ad Oriente”, festival unico nel suo genere in Friuli Venezia Giulia, essendo dedicato in via esclusiva ai gruppi di ottoni. Ideato e promosso dall’associazione Brassevonde e sostenuto economicamente dal Comune di Tricesimo e dalla Fondazione Friuli, l’evento è in calendario per sabato 6 e domenica 7 ottobre, nelle location del teatro Garzoni e di piazza Ellero, a Tricesimo. Protagonisti di “Ottoni ad Oriente” saranno musicisti di primo livello, noti su scala internazionale: brilleranno, in particolare, le stelle di Loris Antiga, cornista del teatro La Fenice di Venezia, e di Thomas Gansch, trombettista dei Mnozil Brass. Intenso il programma della due giorni, che si aprirà alle 16 di sabato (al teatro Garzoni) con una conferenza sul “Brass Ensemble” del maestro Simon Hogg. Seguirà, alle 18, l’esibizione dell’ensemble Brassevonde, con la partecipazione di Loris Antiga: lo spettacolo si terrà in piazza Ellero, salvo maltempo; nel caso ci si sposterà in sala consiliare. In serata, poi (dalle 20.45), ulteriore appuntamento in teatro, dove suoneranno gli Slide & Friends, diretti dal maestro Hogg. Ingresso al costo di 5 euro. Domenica 7 ottobre, gran finale con la performance di Thomas Gansch, sempre in teatro, a partire dalle 20.45. Il celebre trombettista si esibirà insieme al Baretè Quartet. Per la prenotazione è possibile inviare una mail all’indirizzo mail  [email protected]. Nel foyer del Garzoni, nei pomeriggi di entrambe le giornate del festival, si potrà ammirare anche un’esposizione di trombe e tromboni Schagerl. Nell’ambito del festival, inoltre, Loris Antiga, terzo corno della Fenice di Venezia, terrà una masterclass dedicata al repertorio orchestrale per corno. Le lezioni, individuali, si svolgeranno nella sede della Banda cittadina di Tricesimo, sabato 6 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 e domenica 7 dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. Vengono garantite due sessioni per partecipante. Il festival Ottoni ad Oriente è stato sostenuto nell’ambito del bando Arti Sceniche, con cui la Fondazione Friuli contribuisce a valorizzare la produzione artistica locale nei settori del teatro, della danza e della musica.
BRASSEVONDE. L’ensemble di ottoni “Brassevonde” si è costituito nel 2001, ispirandosi alla consolidata tradizione dei più affermati gruppi diffusi in ogni parte del mondo. Il nome gioca sul doppio significato di “brass”, in lingua inglese “ottoni”, in friulano “bravi”. Considerando che “vonde” in friulano vuol dire “basta”, si può interpretare l’unione dei due termini come “bravi e basta” oppure “ottoni e basta”. Da subito la struttura del gruppo, formato da 10 elementi di base, è stata volutamente aperta, richiamando esecutori regionali di diversa preparazione musicale ma animati dal comune desiderio di fare buona musica e divulgare con divertito ma massimo impegno lo splendido repertorio per ottoni. Quest’ultimo è costituito da un’ampia letteratura (trascrizione/elaborazione di composizioni di musica rinascimentale e barocca, composizioni classiche del ‘700, repertorio ottocentesco, musica folk, jazz e composizioni espressamente create per i brass ensemble). Alcuni dei componenti sono tra i più promettenti esecutori della terra friulana. La prima tromba di qualche anno fa, Ottaviano Cristofoli, ora è prima tromba Principal alla Japan Philarmonic Orchestra di Tokyo. Attualmente il gruppo può contare sulla collaborazione di diversi giovani diplomati, impegnati in un’intensa attività concertistica a livello internazionale. Il gruppo si è esibito in numerosi concerti, in svariate località. Gran parte degli arrangiamenti, delle trascrizioni e dei pezzi originali sono di Marco Maiero. La formazione di base è attualmente formata da Andrea Picogna, Enrico Tavano, Gianni Dordolo, Massimo Degano (trombe), Alessandra Rodaro, Nicola Fattori (Corni), Gianpietro Zanini, Marco Maiero, Federico Marazzi (tromboni), Aldo Martinuzzi e Massimo Tomadini (tube).
LORIS ANTIGA. Loris Antiga è uno dei cornisti più rappresentativi d’Italia: ha suonato con la London Symphony Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe ed è stato scelto dal maestro Claudio Abbado per il progetto Orchestra Mozart. Dopo aver terminato gli studi in Italia con il maestro Guido Corti, si è perfezionato a Chicago con Dale Clavenger e Arnold Jacobs. Ha suonato in qualità di primo corno al Teatro alla Scala di Milano e alla Filarmonica della Scala, al Maggio Musicale Fiorentino e con l’Ensemble Modern Francoforte, l’orchestra della radio svizzera italiana, Malaysian Philharmonic Orchestra; ha inoltre collaborato con le principali istituzioni liriche e sinfoniche italiane. Dal 2001 suona stabilmente al Gran Teatro La Fenice. Ha suonato sotto la direzione di Muti, Bychkov, Pappano, Gergiev, Gardiner, Thielamann , Luisi, Mehta, Barenboim, Haitink. E’ membro fondatore del Brassoper, con il quale ha inciso per l’etichetta Sommit Records. Molto attratto dalla musica da camera, è stato invitato a numerosi festival, fra i quali Lione, Pisa, Stresa, Lugano, Ravello. Tiene masterclass in tutto il mondo, in Giappone, Brasile, Stati Uniti, Cina e Spagna, e viene regolarmente invitato a esibirsi come solista negli Usa.
SIMON HOGG.  Laureato alla National Youth Orchestra e alla Royal Academy of Music di Londra, Simon Hogg è membro fondatore del Brass Art Ensemble: al suo attivo duemila concerti, in oltre sessanta Paesi, e 150 registrazioni per la BBC radio e TV. Nel 1994 ha fondato Warwick Music, editrice di musica specialista. Ha insegnato al Royal College of Music, è stato giudice nel BBC Young Musician of the Year nonché Senior Examiner Estero presso l’Accademia Reale Scozzese di Musica & Dramma. Nel 2014 ha ricevuto un premio speciale della British Trombone Association. È stato recentemente nominato professore classico FM dell’anno. Hogg conduce la band di ottoni all’Università di Warwick e dal 2007 è direttore di musica alla scuola Warwick, che vanta oltre 60 ensemble.
BARETE’ QUARTET. Il Baretè Quartet è un progetto jazz che nasce dall’idea di quattro musicisti con background molto diversi (i goriziani Pierpaolo Gregorig, ai saxofoni, e Giampaolo Mrach, alla fisarmonica, e i friulani Alessandro Scolz e Mario Castenetto, rispettivamente pianista e percussionista), che uniscono le loro personalità per elaborare composizioni originali, in cui suoni arcaici incontrano ritmi moderni e popolari, fondendosi con le armonie del jazz contemporaneo. Di recente il Baretè Quartet ha partecipato al concorso internazionale PIF di Castelfidardo  e a novembre sarà ospite del festival Jazz&TheCity, a Salisburgo. Il suo lavoro svela una capacità d’espressione che trova nella vena del jazz nuova spinta e proposta.