Trieste: il M5S chiede la chiusura della Ferriera di Servola

ferriera servolaContinua il pressing – a tutti i livelli – del MoVimeno 5 Stelle per porre fine una volta per tutte all’inquinamento prodotto dalla Ferriera di Servola. Domani sarà discussa, infatti, in Consiglio regionale la mozione presentata dai portavoce del M5S Ussai, Bianchi, Dal Zovo, Frattolin e Sergo.

«Con questa ennesima iniziativa – spiega Andrea Ussai – vogliamo impegnare la giunta Serracchiani a prendere una serie di decisioni che, alla luce degli ultimi episodi, riteniamo inderogabili. Partendo dagli impegni assunti dalla presidente della Regione Serracchiani e dal permanere delle evidenti criticità ambientali, chiediamo la chiusura progressiva dell’area a caldo della Ferriera in tempi che devono essere certi. Un risultato – aggiunge il portavoce del M5S – che va raggiunto anche rinegoziando l’accordo di programma e le relative autorizzazioni e tutelando gli attuali livelli occupazionali».

«Sulla base degli obblighi previsti dal decreto per il rinnovo dell’AIA e delle evidenti carenze riguardanti questo documento, crediamo sia quanto mai necessario che la giunta venga periodicamente a riferire in Commissione in merito alla puntuale osservanza di tutte le prescrizioni».

«L’impianto necessita poi di interventi urgenti finalizzati al risanamento acustico – attacca Ussai -. In ottemperanza alle indicazioni e alle prescrizioni impartite dall’Azienda per l’assistenza sanitaria e dal Comune di Trieste, l’esecutivo regionale deve attivarsi affinché non vengano concesse ulteriori proroghe per l’esecuzione di questi interventi di mitigazione acustica, che dovevano essere attuati entro fine febbraio».

Sull’argomento interviene anche il candidato sindaco di Trieste del MoVimento 5 Stelle, Paolo Menis. «Il nostro obiettivo è chiudere l’area a caldo, attraverso ordinanze restrittive del sindaco e per mezzo della revisione dell’Aia e della ridiscussione degli accordi di programma. Oltre a questo – propone Menis – vogliamo istituire, per la prima volta a Trieste, una Consulta ambientale, nominata dal Consiglio comunale, che includa rappresentanti degli enti di ricerca insediati sul territorio, delle professioni e delle associazioni ambientaliste. Prima di tutto – conclude il candidato sindaco del M5S – sempre la salute dei triestini».