Trieste: la storia di Alice, 60 km nel cofano, ritrovata dopo un mese

Ha avuto un lieto fine la vicenda del coniglietto bianco, anzi della coniglietta, perché si è appreso che si chiama Alice, salvata in un pomeriggio domenicale di febbraio dalla Polizia Ferroviaria del Reparto Operativo di Trieste Centrale nel parcheggio a lato dei binari della stazione.

Grazie ad “Agente Lisa”, il presidio social della Polizia di Stato, poliziotto virtuale presente sul web, che aveva raccontato l’episodio, corredandolo con una fotografia, la proprietaria, Elena, capotreno, che da giorni la stava cercando, si è messa subito in contatto con gli operatori della Polizia Ferroviaria di Trieste, che l’hanno indirizzata all’E.N.P.A., alle cui cure l’animaletto era stato affidato.

La coniglietta, che da ben otto anni vive, in simbiosi con un suo simile di colore marrone, nell’ampio giardino della casa di Elena, nella Bassa Friulana, era giunta nel parcheggio della stazione nascosta, molto probabilmente, nel vano motore dell’autovettura della sua proprietaria (in cui, peraltro, già in un paio di occasioni si era infilata per riscaldarsi, ma era stata sempre fortunatamente ritrovata), la quale, ovviamente del tutto ignara della sua presenza in quell’insolito posto, quella domenica di febbraio era partita dalla propria abitazione per recarsi a Trieste a svolgere il suo servizio.

Elena, rientrata a casa dopo il suo turno a tarda sera, aveva dato per scontato che l’animaletto fosse già a dormire, al caldo nella sua tana in fondo al giardino, e solo la mattina dopo si era resa conto che Alice non era più lì.

Mai le era passato per la mente di averla “portata” sino a Trieste con quella insolita modalità, tant’è che, dopo continue ricerche anche sui social network, si era quasi convinta di averla definitivamente perduta.

Quando, con grandissimo stupore ed altrettanta gioia, ha letto su “Agente Lisa” del ritrovamento di Alice da parte degli operatori della Polizia Ferroviaria di Trieste Centrale nel parcheggio della stazione, proprio nel giorno in cui si era recata in auto a Trieste, subito le è venuta in mente quella pericolosa mania di infilarsi nel cofano dell’animaletto.

Sabato Alice, al termine delle formalità di rito con l’E.N.P.A., è stata riconsegnata ad una felicissima Elena e restituita così al suo giardino, nel quale ora potrà continuare a correre e saltare… sperando naturalmente che abbia imparato la lezione e che si tenga ben lontana dai motori delle autovetture.