Trieste: lo storico tram de Opcina deraglia e si ferma su un palo

“Sa, ha 110 anni, è comprensibile che abbia qualche acciacco”. La funzionaria della Trieste Trasporti ne parla come se si trattasse di un caro parente, invece il riferimento è al Tram di Opicina (El Tram de Opcina, in dialetto triestino), che compirà 110 anni il 10 settembre, e in particolare “alla 404”, la linea il cui vagone due sere fa é “sviato” fermandosi, obliquo, quasi sul Carso, a 300 metri d’altezza, addossato a un palo, alla stregua di un vecchio signore che si appoggia a un muro per riposare dopo una salita. E proprio come a un vecchio signore i triestini sono affezionati a questo tram che all’ inizio della salita (pendenza 26%) per Opicina si aggancia a un carro scudo per trasformarsi in funicolare e arrampicarsi sul Carso. Una motrice che spinge in salita e frena in discesa. Per i poco più di 5 chilometri di percorso, sarebbe più comodo, veloce e silenzioso l’autobus, ma il fascino di questo cigolante veicolo in legno sempre tirato a lucido è irresistibile, anche per i turisti, che ci salgono con zaini e borse e viaggiano con la cautela di chi entra in una cristalleria. La sera al terminal di piazza Oberdan, conclusa l’ultima corsa, la vettura viene lasciata lì, con piccoli lucchetti che assicurano la chiusura delle porte a soffietto. Alle 9:10 del 9 settembre 1902, pioniere della tecnologia e dell’ingegneria, il tram fece il suo primo viaggio. Era la Trieste degli Asburgo, prima che il confine italiano inglobasse la città e prima che cominciasse quella serie di vicissitudini tra conflitti mondiali, cortina di ferro e scontri balcanici, durati quasi un secolo. Bello, tecnologico ma sfortunato:un mese dopo l’inaugurazione, il 10 ottobre, un freno si ruppe e il tram in caduta finì su una casa. Un solo ferito, molti danni e un marchio perenne: “el xe nato disgrazià” (é nato sfortunato), come recita il secondo verso della canzone “E anche el tram de Opcina”, scritta per l’occasione. Da allora, tanti incidenti si sono succeduti, più o meno gravi, con contusi e feriti. Ma questo non ha appannato il sentimento. Il vagone è fermo da due sere lì dove si è bloccato. Tornerà in esercizio tra alcuni mesi: gli impegnativi lavori di revisione programmati per i giorni dopo il ‘compleanno’, sono stati anticipati.Ma la cittadinanza va preparata all’intervento, che prevede anche la sostituzione delle pulegge: nei prossimi giorni conferenza stampa del Comune.

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