Trieste: omicidio di Longera, arrestato un kosovaro a Bologna

Un cittadino kosovaro residente a Trieste è stato fermato dal Gip di Bologna, Letizio Magliaro, su richiesta del sostituto procuratore della repubblica di Trieste, Massimo De Bortoli, perché sospettato di essere responsabile di un tentativo di furto, commesso il 13 marzo scorso in una villetta del rione triestino di Longera, in cui morì un’anziana, Bruna Ballarin. Nei confronti dell’uomo, Ramadan Tepeku, 40 anni, domiciliato a Chiavicone di Altedo (Bologna) sono stati ipotizzati i reati di omicidio, violenza sessuale e tentata rapina. I carabinieri del Reparto Operativo di Trieste e del Reparto Crimini Violenti del Ros di Roma, in collaborazione con i militari della Compagnia di Molinella (Bologna), lo hanno fermato e lo condotto in carcere a Bologna. L’arresto del cittadino kosovaro e’ stato eseguito a conclusione di indagini dei Carabinieri e sulla base degli accertamenti scientifici del Ris di Parma.

Aveva quaderni con appunti, nomi e numeri di telefono Bruna Ballarin, l’anziana di 75 anni uccisa nella sua abitazione di Trieste il 13 marzo scorso, e per il cui omicidio è stato arrestato a Bologna il cittadino kosovaro Ramadan Tepeku. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Trieste Massimo De Bortoli, hanno accertato che l’anziana, che viveva da sola nella casetta del rione di Longera ed era disabile, aveva intessuto numerosi rapporti con il vicinato e con altre persone povere e senza dimora, tra cui anche Tepeku, che avrebbe compiuto piccoli lavori di giardinaggio. Tra le occupazioni della donna rientrava anche il prestito di denaro, non tale da arrivare all’usura, ma comunque tale da far pensare che Bruna Ballarin avesse disponibilità di soldi nella sua abitazione. Una circostanza che potrebbe essere tra le cause dell’aggressione dell’indagato, che dovrà anche spiegare però la presenza di liquido seminale addosso alla vittima, liquido da cui è stato ricavato il Dna che ha permesso di risalire a lui.

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