Trieste: rigassificatore Monfalcone, dubbi sull’escavo

rigassificatore_rovigoVerificare possibili interferenze tecniche tra gli escavi del progetto regionale di accesso al Porto di Monfalcone e quello di Smart Gas S.p.A., nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per l’autorizzazione e la realizzazione del mini- rigassificatore: questo il tema dell’incontro tecnico che si è svolto ieri al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare su richiesta di Smart Gas.

Smart Gas ha voluto rimarcare che il progetto di escavo di Regione Friuli Venezia Giulia e Azienda speciale per il Porto di Monfalcone presenterebbe criticità a causa di rifiuti incontrollati e metalli pesanti in concentrazione rilevante nella cassa di colmata deputata a ricevere i fanghi del dragaggio, previo svuotamento e preparazione delle pareti.

È stato espresso da parte della Società il timore di possibili sequestri dei lavori da parte della magistratura se questi non dovessero essere eseguiti nel rispetto delle norme e si è prospettato un conseguente danno per l’Impresa stessa cui verrebbe di fatto impedita la realizzazione del proprio progetto fino a risoluzione delle ipotizzate indagini e vicende giudiziarie.

L’Impresa si è detta certa di ottenere le autorizzazioni di legge in tempi molto brevi e di riuscire a realizzare l’opera ben prima della Regione potendo contare su procedure di affidamento più rapide. Da parte della Regione e dell’Azienda per il Porto di Monfalcone, invece, è stato ricordato che l’escavo riveste importanza di opera pubblica ed è finalizzato esclusivamente allo sviluppo del Porto e che, quindi, è interesse primario della Regione realizzarlo quanto prima.

Ricordando che lo stato dei due procedimenti di VIA è disallineato (la procedura si è conclusa favorevolmente per il progetto regionale, è invece ancora in corso di istruttoria per il progetto privato), l’Amministrazione regionale ha ribadito che non intende comunque disperdere l’eventuale opportunità di realizzare anche il progetto privato, qualora non ostino le condizioni di sostenibilità ambientale e non vi sia contrasto con lo sviluppo del Porto.

L’Amministrazione regionale ha confermato così il percorso già definito dagli assessori regionali all’Ambiente Sara Vito e alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro nel recente incontro con Smart Gas dello scorso marzo a Gorizia: entrambi i procedimenti proseguono autonomamente, la Regione al momento di emettere il Bando di gara dei lavori – ipotizzato per l’estate – verificherà lo stato del procedimento di VIA e di autorizzazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) del progetto di Smart Gas per capire se, in caso di allineamento temporale, vi siano le condizioni tecniche, finanziarie, autorizzative e di condivisione pianificatoria per una possibile unificazione degli escavi.

L’incontro si è chiuso con la decisione di concludere separatamente e autonomamente i due procedimenti.