Turismo: Santoro, su Pramollo è tempo di scoprire le carte

Trieste, 6 dic – “La Regione su Pramollo non ha mai cambiato
idea, ma il tempo della pazienza è finito ed è venuto il momento
delle scelte definitive”.

Lo ha affermato l’assessore a Infrastrutture e Territorio del
Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro, commentando, a
margine dell’audizione con la IV commissione consigliare, l’avvio
del procedimento per la revoca della dichiarazione di pubblico
interesse che è stato inviato lo scorso 27 novembre a Doppelmayr
Italia srl, soggetto proponente del project financing per la
realizzazione e gestione di un sistema di impianti di
collegamento a fune fra Pontebba ed il comprensorio sciistico di
Pramollo-Nassfeld e della conseguente valorizzazione turistica
dell’area.

“A fronte di reiterate richieste ed incontri che si sono
succeduti negli ultimi anni – ha evidenziato Santoro – e alla
stessa mediazione del Land Carinzia, abbiamo constatato con
amarezza che la procedura per la pubblicazione del bando di gara
per la realizzazione non poteva essere portata a termine.
Mancano, infatti, sia le garanzie economiche del privato sia un
piano economico e finanziario aggiornato asseverato da una banca”.

“Come ribadito più volte, formalmente e pubblicamente, la Regione
– ha sottolineato l’assessore – non ha alcuna intenzione di
rinunciare alle garanzie previste, stante il cospicuo
investimento di risorse pubbliche tuttora garantite dal bilancio
regionale, e tantomeno di pubblicare un bando che si basa su un
piano economico non sostenibile a detta dello stesso proponente”.

“Per questo – ha annunciato Santoro – abbiamo deciso di avviare
la procedura di revoca che si perfezionerà qualora, entro 10
giorni dall’avvio, il privato non fornirà evidenza diretta ed
inequivoca su entrambe le questioni”.

“La Regione ha già fatto tutto il possibile, come assumersi il
mutuo a proprio carico. È venuto il momento di giocare a carte
scoperte – ha concluso l’assessore – e chiarire una volta per
tutte se questo progetto può essere sviluppato o meno. Se sarà
possibile, la Regione farà la sua parte, altrimenti saranno
adottati provvedimenti capaci di andare incontro al territorio in
un altro modo”.

ARC/COM/fc

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