Consolidamento pareti rocciose. Da lunedì 21 gennaio i lavori si concentreranno poco dopo la barriera del Lisert sulla carreggiata ovest in direzione Venezia

Udine 09 giugno 2015 Autovie Venete. A4. Messa in sicurezza della parete rocciosa tra Monfalcone Est e Duino. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

Terzo intervento di messa in sicurezza delle pareti rocciose presenti lungo l’autostrada A4 nel tratto compreso tra Redipuglia e Lisert in entrambe le direzioni. Il lavoro rientra nel programma complessivo che Autovie Venete ha pianificato per tutte le scarpate e che, nei prossimi due anni, interesserà 22 punti per una superficie complessiva di 26 mila metri quadri. Da lunedì 21 gennaio fino al 27 aprile le attività si concentreranno poco dopo la barriera del Lisert sulla carreggiata ovest in direzione Venezia. Il tratto interessato in questa fase è lungo 300 metri e prevede la messa in sicurezza di 1.500 metri quadri di superficie di roccia. Si tratta di uno degli interventi più delicati dell’intera operazione sulla quale Autovie ha investito circa 2 milioni di euro. A partire quindi dalla mezzanotte di lunedì gli operai della Dolomiti Rocce 4.0 posizioneranno le barriere in calcestruzzo (new Jersey) per la predisposizione del cantiere. In questa prima fase i tecnici rocciatori toglieranno le attuali reti di protezione, disboscheranno e ripuliranno l’intera parete rocciosa dalla vegetazione e dai massi instabili, srotoleranno e fisseranno le nuove reti mettendo così in sicurezza l’intera area. Per questo motivo, a protezione degli stessi operai – e per tutta la durata dell’intervento fino al 27 aprile – verrà chiusa la corsia di emergenza. In base all’avanzamento dei lavori e compatibilmente con il flusso del traffico, sarà possibile anche la chiusura della corsia di marcia e i veicoli scorreranno solo su quella di sorpasso. Compito delle maestranze sarà quello di stendere nuove reti a doppia torsione costruite da materiale zincato e in parte plastificato per prevenire gli agenti corrosivi del sale ed eventuali rotture accidentali. Quindi il team inserirà in fori profondi tre metri alcuni chiodi che fungeranno da tirante alle funi di collegamento le quali, agganciate con speciali anelli, terranno in aderenza alla parete rocciosa la rete di protezione.    L’intera operazione si è resa necessaria a causa degli agenti atmosferici – in particolare l’alternarsi del gelo e del disgelo – che negli anni hanno determinato progressivi fenomeni di caduta massi e detriti sulla sede viaria. Le pareti, pur presentandosi stabili sotto il profilo dell’equilibrio globale, presentano fenomeni di dissesto superficiale dovuti alla progressiva erosione. L’esame geomeccanico ha quindi evidenziato la presenza di situazioni a diverso rischio per la strada sottostante, motivo per il quale Autovie ha deciso, a partire dalla scorsa estate, di intervenire con una serie di lavorazioni che miglioreranno le opere di contenimento e di placcaggio della parete.