Riserva di Cornino: è arrivato Tewes, grande avvoltoio monaco dalla Bulgaria

Si chiama Tewes: è un grande avvoltoio monaco – nato in Spagna nel 2020, là recuperato e trasferito in Bulgaria, dov’era stato liberato il 7 giugno dello scorso anno – appena avvistato nei cieli della Riserva naturale del Lago di Cornino. L’esemplare era rimasto nell’area in cui era stato reintrodotto in natura fino a questa primavera, quando ha iniziato a compiere lunghi spostamenti, spingendosi fino in Ucraina, per poi seguire i rilievi dinarici fino alla Croazia: da lì, infine, ha preso la direzione del Friuli, approdando ora a Cornino.

Tewes ha dunque ripercorso un’importante, storica rotta che connette le Alpi ai Balcani, seguita dai grifoni della Riserva di Cornino per andare a trascorrere l’inverno al sud e dagli avvoltoi dei Balcani per passare l’estate sulle Alpi. «Spostamenti – spiega il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero – che hanno come punto di riferimento proprio la nostra Riserva naturale, che sta registrando una crescita degli arrivi di specie rare, di grande interesse conservazionistico. Grazie a una radio posizionata sul dorso di Tewes saremo in grado di seguire i suoi futuri spostamenti: vedremo se proseguirà il suo viaggio, vagando per l’Europa, o se al contrario si fermerà almeno per qualche tempo nella zona della Riserva, come è già successo più volte, in passato, con vari esemplari, tre dei quali – in due casi – presenti in contemporanea».

Sotto il profilo scientifico la comparsa di Tewes è di grande interesse: «Si tratta di una specie rara – spiega ancora Genero -, che conferma l’importanza della Riserva nei movimenti di questi grandi veleggiatori nei cieli d’Europa. Ringraziamo l’amico fotografo austriaco Hans Glader per aver documentato la presenza di questo avvoltoio monaco ed Emilian Stoynov, del Balkan Vultures-Fund for Wild Flora and Fauna, per i dati e la mappa messi a nostra disposizione».

Compiaciuta di questo ennesimo risultato, che ratifica, appunto, il valore strategico della Riserva – gestita dalla Coop Pavees, presieduta da Luca Sicuro – e del Progetto Grifone, si dice l’amministrazione comunale di Forgaria, tramite il vicesindaco con delega alla Riserva naturale regionale del lago di Cornino Luigino Ingrassi.

Gli avvoltoi sono una delle specie più emblematiche e affascinanti del mondo animale: sono all’apice della catena alimentare, si nutrono di carcasse di mammiferi di medie dimensioni e sono quindi fondamentali negli equilibri degli ecosistemi. Ma sono anche, purtroppo, tra le specie più minacciate al mondo, a causa di attività antropiche che ne hanno determinato una forte riduzione o addirittura la scomparsa. Da anni la VCF (Fondazione per la Conservazione degli Avvoltoi) sta coordinando progetti, su scala europea, per favorire il ritorno di questi imponenti planatori nel loro antico areale. Nei Balcani sono in corso vari interventi di reintroduzione del grifone, in Bulgaria dell’avvoltoio monaco: oltre 70 gli esemplari liberati dal 2018 ad oggi, alcuni dei quali incanalatisi sulla rotta storica sopra citata.

FOTO: Hans Glader da Ledraniar