21 Dicembre 2012. La previsione dello sciamano Quetzasha

maya

21 dicembre 2012. Che cosa accadrà quel giorno ?  Sono in molti a porsi questa domanda. Ad oggi mancano circa 14 mesi al giorno che secondo i maya avrebbero previsto un cambiamento radicale per il nostro pianeta

Ma le famose scritture parlavano davvero di fine del mondo?  Le risposte ha provato a darle Quetzasha, sciamano maya e atzeco, guida spirituale, oltre che abile decifratore di codici contenuti nelle antiche scritture di quei popoli.

Lo sciamano, che si trova in Italia per un evento curato dalla Michele Giannoni Empowerment, è stato raggiunto dai cronisti del quotidiano Libero cui ha concesso un’intervista. E da lui sono arrivate delle rassicurazioni: “Nessuna paura. Ci vuole riflessione, meditazione e preparazione interiore per quello che avverrà“. Già, ma cosa avverrà? Quetzasha spiega che “il calendario maya non è una divinazione”, ma solamente “un’informazione che segna una trasformazione dell’umanità”. E, forse, l’accezione totalmente negativa che è andata assumendo la data incriminata non ha nulla a che vedere con questa trasformazione. Lo sciamano fa infatti notare che “la data del 21 dicembre segna la fine di un ciclo vibratorio che l’umanità ha vissuto e si genera un nuovo movimento. Non un momento di distruzione, ma il mondo si avvierà verso un’evoluzione di tipo spirituale. Che non coincide con la fine fisica dell’universo, ma con una coscienza nuova di come vivere, in sintonia con la terra e con le forze della natura“. Insomma, una trasformazione e non una distruzione.

I problemi veri sono altri e non bisogna certo aspettare il 21 dicembre del 2012 per metterli a fuoco. Quetzasha parla delle guerre continue, dell’odio religioso, del disastro nucleare in Giappone, di interi popoli, in Africa, spazzati via dalle carestie e dai genocidi. “Ma poi- aggiunge- ci sono le catastrofi quotidiane. Perché il primo vero disastro, la prima distruzione è quella della famiglia“. Parole che faranno riflettere anche i più superstiziosi.

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