Arcilesbica Udine: grazie a chi è sceso in piazza a sostegno del DDL Cirinnà

Nastassia Nardini (portavoce ArciLesbica Udine)

ARCILESBICA UDINE: “Grazie alle più di 500 persone che sono scese con noi in piazza a Udine a sostegno del DDL Cirinnà! Ora chiediamo alla classe politica di rendersi garante dei principi e dei valori che sono alla base dell’esistenza dell’umanità!”

Mentre in Senato si è finalmente aperto il dibattito sul ddl Cirinnà, ArciLesbica Udine desidera ringraziare la propria città, la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco di Udine Honsell, il sindaco di Pordenone Pedrotti e tutti i politici e le associazioni che hanno dimostrato sensibilità e grande civiltà scendendo in piazza a Udine il 23 gennaio scorso.
La legge italiana non riconosce ancora le unioni civili, contravvenendo alle direttive della Corte europea dei diritti umani – spiega Nastassia Nardini (portavoce di ArciLesbica Udine) La maggioranza degli stati Ue si è adeguata alla normativa, ma l’Italia è rimasta il fanalino di coda.
Un sentimento di vergogna dovrebbe permeare coloro che al governo sono incapaci di promuovere e sostenere una legge equa e moderna, ispirata ai principi e ai valori di una società democratica. Si apprestano a divenire i fautori di un decreto che sarà materia abortiva, priva dello spirito vitale che connota le riforme. Ritengono di agire per salvaguardare i valori della società, ma essa è al contrario mortificata da una politica incolta e incapace di promuovere la crescita umanistica del nostro Paese. E’ così che i diritti dei gay e delle lesbiche oggi, e di chiunque altro ritenuto scomodo domani, vengono dichiarati non conformi alla Costituzione.
Chiediamo uguaglianza, la reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà. Il nostro obiettivo resta il matrimonio, ma il DDL Cirinnà è un passo importante.
Chiudete gli occhi davanti alla comunità LGBT e vi nascondete dietro il paravento di una moralità di parte, invece di essere rappresentanti laici di uno Stato che riconosce i diritti di ognuno, unico modo per garantire a tutti di avere pari diritti. Dire a noi che siamo cittadini di serie B è disdicevole nei nostri confronti, ma deve muovere le coscienze di tutti i democratici, poiché sacrificare i nostri diritti oggi significherà presto o tardi per qualcun altro, perdere diritti in altre circostanze socio-politiche.
Vogliamo una classe politica garante dei principi e dei valori che sono alla base dell’esistenza dell’umanità.
Le famiglie attuali sono anche composte da un uomo e da una donna, ma non solo! Le famiglie con genitori omosessuali esistono, i figli di coppie omosessuali esistono.
Fare appello alla famiglia tradizionale per disconoscere le famiglie composte diversamente è davvero discutibile. I terribili fatti di cronaca esprimono il malessere di individui che sono cresciuti in famiglie tradizionali. L’assistenza sociale nel nostro Paese si occupa di famiglie cosiddette ‘normali’. Gli psicologi dell’età evolutiva nei Servizi presenti sul territorio si occupano di famiglie e di bambini con gravi problemi, che crescono in famiglie composte da una donna e da un uomo che esprimono un insufficiente capacità genitoriale. Per questo non accettiamo lezioni di famiglia!
Genitori non si nasce, si diventa. La genitorialità non è un bene eterosessuale ma di individui maturi e consapevoli, è indipendente dall’orientamento sessuale. Grazie alle cure amorevoli dei genitori, i figli interiorizzano le competenze per diventare “genitori sufficientemente buoni”.
E’ il pregiudizio che ci suppone incapaci di essere genitori responsabili.
ArciLesbica è l’associazione femminista, pacifista e anti-fascista che da vent’anni porta avanti la lotta per una società più equa. E’ l’unica associazione nazionale che mette al suo centro la figura della donna lesbica e promuove la presa di consapevolezza delle lesbiche italiane a diventare protagoniste delle loro destino.
Siamo orgogliose noi donne attiviste di ArciLesbica Udine di mettere le nostre facce e i nostri nomi, le nostre energie e il nostro tempo e i nostri cuori per creare un gruppo pronto a dare sostegno, coraggio e amicizia alle lesbiche che stanno facendo il loro percorso.
Ci impegnamo con passione, lottiamo per i diritti di tutte e di tutti nella comunità LGBT, promuovendo incontri di formazione, convegni informativi, progetti anti-bullismo omofobico a scuola e occasioni di aggregazione sociale. Lavoriamo affinchè l’associazione Arcilesbica diventi un punto di riferimento per coloro che riconoscono l’importanza della lotta per i diritti delle persone LGBT. Il nostro impegno è costantemente volto a dimostrare che la comunità LGBT non è esterna alla realtà italiana, ma ne fa parte.
Vogliamo delineare un futuro migliore per tutti e quindi anche per noi, abbattendo pregiudizi e discriminazioni.
Siamo orgogliose dunque di essere portatrici di cambiamento. Che LESBICA sia una parola fonte di ispirazione e di coraggio. Affronteremo le criticità contrastando le resistenze al cambiamento.