CHERNOBYL: 30 ANNI DI MONITORAGGI E STUDI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Trieste, 17 giu – In occasione dei 30 anni dall’incidente di
Chernobyl, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente
(Arpa FVG) ha promosso un convegno per capire quali furono le
ricadute ambientali e sanitarie dell’incidente e come viene
effettuato il monitoraggio della radioattività ambientale in
Friuli Venezia Giulia. Verranno inoltre presentati i risultati
degli studi di radioprotezione e radioecologia effettuati in
regione negli ultimi anni.

Il convegno, in programma lunedì prossimo 20 giugno 2016, a
Udine, alle ore 16.00, presso l’Auditorium della Regione di via
Sabbadini, avrà carattere divulgativo e sarà aperto al pubblico
con ingresso libero.

Renato Padovani, ex Direttore Fisica sanitaria dell’ospedale di
Udine, parlerà di come è avvenuto l’incidente di Chernobyl, come
si è distribuita la contaminazione, cosa è successo in Friuli
Venezia Giulia e delle misure che sono state fatte.

Maria Rosa Malisan, ex Direttore Fisica sanitaria dello stesso
ospedale, spiegherà quali sono stati i rischi per la salute della
popolazione del Friuli Venezia Giulia a causa dell’incidente
nucleare.

Concettina Giovani, di Arpa FVG, illustrerà i risultati di 30
anni di studi radioecologici effettuati in Friuli Venezia Giulia.

Massimo Garavaglia, di Arpa FVG, parlerà della rete nazionale di
monitoraggio della radioattività ambientale, compresa la rete di
allarme, e di come vengono fatti i controlli della radioattività
oggi.

E’ prevista la partecipazione dell’assessore regionale
all’Ambiente, Sara Vito.

Il convegno sarà preceduto dalla proiezione di un breve video su
Chernobyl e verrà distribuito un simpatico gadget rievocativo.

Nell’occasione sarà anche possibile prenotare delle visite
guidate ai laboratori del Centro regionale per la radioprotezione
di Arpa FVG (Udine), che si terranno martedì 21 e mercoledì 22
giugno.
ARC/PPD/com

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