Giorno Ricordo: Callari, prima del perdono viene la verità sulle foibe

Monfalcone-Gorizia, 10 feb – “Mi piacerebbe che il Giorno del
Ricordo potesse diventare anche il Giorno del Perdono”.

È il pensiero espresso dall’assessore regionale al Patrimonio
Sebastiano Callari che è intervenuto oggi alle due commemorazioni
del Giorno del Ricordo che si sono tenute nell’Isontino, a
Monfalcone e a Gorizia.

“Adesso che la verità sta nitidamente affiorando di fronte alla
società e alle forze politiche e che gli storici stanno spendendo
parole definitive sulle foibe – questa la riflessione di Callari
-, forse potremo iniziare a perdonare gli aguzzini che hanno
barbaramente trucidato i nostri fratelli, ma prima del perdono
occorre il riconoscimento della verità”.

“Difendiamo con orgoglio – così l’assessore regionale – il
ricordo di ciò che successe in queste terre e che rimase per
tanti anni nel dimenticatoio perché qualcuno se ne vergognava.
Onoriamo i nostri martiri e gli esuli che sono stati due volte
italiani, come sosteneva Indro Montanelli: per nascita e per
averlo fortemente voluto”.

A Monfalcone l’assessore regionale ha preso parte alla cerimonia
tenutasi davanti al Monumento che in via Fratelli Rosselli
ricorda l’esodo e le vittime delle foibe, promosso
dall’Amministrazione comunale, alla presenza del picchetto
d’onore della brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli. Il
sindaco Anna Cisint, che ha parlato nel suo intervento di
“pulizia etnica dimenticata”, ha deposto una corona e consegnato
attestati ad alcuni esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia.

A Gorizia Callari è intervenuto alla deposizione di una corona
d’alloro a cura del sindaco Rodolfo Ziberna in largo Martiri
delle Foibe, cui è seguita una manifestazione della Lega
Nazionale e dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia nel corso
della quale è stato fatto il punto sulle prossime iniziative di
commemorazione e di investigazione sugli orrori delle foibe
perpetrati in Slovenia.
ARC/PPH/ep

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