Grazia a Bearzi: Serracchiani, grati per decisione Mattarella

Udine, 3 nov – “Al presidente Mattarella va riconosciuta una
grande saggezza che lo ha guidato in una decisione per la quale
esprimo gratitudine”.

Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, commentando il provvedimento del Capo dello Stato,
che ha condonato l’interdizione dai pubblici uffici al dirigente
scolastico friulano Livio Bearzi. L’interdizione era stata
applicata a seguito della condanna per il crollo del Convitto
scolastico de L’Aquila, in cui morirono alcuni studenti durante
il terremoto del 2009.

“Le molte voci che si sono levate dalla società civile e dalle
stesse istituzioni in direzione del presidente della Repubblica
avevano come scopo quello di porre rimedio a una situazione di
oggettiva ingiustizia in cui si era trovato Bearzi, unico a dover
rispondere di una tragedia contro la quale nulla aveva potuto
opporre. Ringraziamo la capacità di ascolto e di equilibrato
giudizio di Mattarella”, ha aggiunto Serracchiani.

La presidente della Regione, che a dicembre del 2015 aveva
scritto al Capo dello Stato chiedendo proprio l’annullamento
della pena e dell’interdizione dai pubblici uffici, ha anche
ricordato che “rimane aperta la questione di una normativa come
il testo unico 81/2008 che, mentre obbliga dirigenti scolastici e
responsabili della sicurezza a segnalare rischi e pericolosità
degli edifici, poi non li mette nelle condizioni di poter agire
per risolvere deficit strutturali, impiantistici ed ambientali.
Auspico che la grazia a Bearzi accenda nuovamente l’attenzione su
questa contraddizione e – ha concluso – sia sprone al legislatore
per emendare opportunamente la normativa”.
ARC/COM/ep/fc

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