Guidolin: Udinese, non basta giocare come a Milano

“Sappiamo benissimo che non basta giocare come a Milano. Dobbiamo migliorare, e velocemente”. Il tecnico dell’Udinese, Francesco Guidolin, ha notato un passo avanti nella gara dei suoi a San Siro. “Qualche segnale in positivo l’ho visto anche io”, conferma. Ma non è ancora sufficiente. L’importante è non fare drammi e ragionare avendo ben di mira la dimensione dell’Udinese, quella di una squadra di provincia che negli ultimi anni ha riservato belle sorprese partendo sempre dal traguardo minimo dei 40 punti salvezza. “E’ un momento in cui le cose che vorremmo fare non ci vengono con la facilità dello scorso anno. L’Udinese rimane l’Udinese e per fare cose come quelle degli ultimi tre anni, bisogna esprimersi al 120 per cento. Ma se la nostra squadra gira a pieno regime può mettere in difficoltà chiunque. Non credo di sbagliarmi”. Nella consueta conferenza stampa all’inizio della settimana di lavoro, che questa volta porterà l’Udinese ad affrontare la Roma capolista, il tecnico si sofferma anche sui singoli. Sui progressi mostrati da Naldo, “un ragazzo serio, ben inserito nel contesto”, e Pereyra. E sull’impiego a mezzo servizio di Muriel dopo gli impegni con la Nazionale. “Non si sa mai come tornano. Non ha giocato in Nazionale e lui è un giocatore che ha bisogno di lavorare. Sono tutte considerazioni che devo fare in queste circostanze”.