Hans Magnus: 13 Marzo a Dedica 2010

ENZENSBERGER Hans Magnus
Sarà lo scrittore, poeta e saggista tedesco HANS MAGNUS ENZENSBERGER, figura intellettuale di spicco del panorama internazionale, il protagonista della sedicesima edizione di DEDICA. La rassegna promossa dall’Associazione Culturale Thesis si terrà a Pordenone dal 13 al 27 marzo 2010. Enzensberger sarà al centro di un calendario di vari appuntamenti, tra i quali la presentazione del suo ultimo libro “Josefine e io” in uscita da Einaudi il prossimo 2 marzo, che permetterà al pubblico di avvicinare la sua opera complessa e vasta. Incontri che chiameranno in causa diverse arti: dal teatro alla musica, dalla fotografia al cinema.
Una cifra poliedrica che da sempre caratterizza Dedica, festival che ha ormai conquistato un ruolo prestigioso nel panorama culturale italiano, anche grazie alla capacità di affiancare al protagonista di ogni edizione presentatori e compagni di avventura d’eccezione. Quest’anno faranno da cornice agli eventi in calendario, oltre all’ormai tradizionale sede del Convento di San Francesco, luoghi come il Teatro Verdi, il Municipio, la Galleria Sagittaria e il Museo Civico di Storia Naturale.

Il primo appuntamento del festival Dedica a Hans Magnus avrà luogo sabato 13 marzo, alle 16.30, nel Teatro Verdi. Antonio Gnoli, saggista e responsabile delle pagine culturali de “La Repubblica”, ci accompagnerà nello sfaccettato universo culturale di Enzensberger, nel suo modo di vivere la scrittura e la poesia, nella sua passione per le scienze, nei suoi viaggi e nei suoi incontri, nei suoi libri.
Altri importanti approfondimenti sono contenuti nella pubblicazione che accompagna da sempre la manifestazione (Dedica a Hans Magnus Enzensberger), curata da Enrico Ganni, che contiene anche uno scritto inedito gentilmente concesso a Dedica da Enzensberger.

In tema di mostre, Dedica ha l’onore di ospitare uno tra i più grandi fotografi viventi, lo svizzero René Burri, noto in tutto il mondo per immagini assurte a icona come quella di Che Guevara e Picasso, un gigante del reportage che ha documentato i più grandi eventi storici e fotografato le più importanti personalità degli ultimi 50 anni. I tedeschi. La Germania degli anni 60 nelle fotografie di René Burri (sabato 20 marzo, ore 17.30, Galleria Sagittaria, presentazione di Giancarlo Pauletto e Marina Sparavier, aperta fino al 9 maggio) è il titolo della mostra che proporrà una cospicua parte del grande reportage realizzato da Burri tra il 1957 e il 1964 come membro della Magnum Photos, intitolato “I Tedeschi”, pubblicato nel 1986 in Germania con testi e poesie di Hans Magnus Enzensberger. Immagini quanto mai significative che percorrono la vita quotidiana di una nazione divisa, ai tempi della guerra fredda.

L’itinerario del festival sarà segnato anche quest’anno da alcune produzioni teatrali di Thesis, tra le quali segnaliamo la mise en espace Il loro onore si chiama viltà tratta dal saggio Prospettive sulla guerra civile nel quale Enzensbeger declina la sua sconsolante e quasi apocalittica visione della nostra società e di un’epoca che come nessun’altra ha conosciuto un odio tanto illimitato e insensato.
In scena martedì 16 marzo alle 20.45, Convento San Francesco, è firmata da una delle registe più originali e vivaci della scena contemporanea, Serena Sinigaglia e interpretata da Massimo De Francovich.

Dunque, Hans Magnus Enzensberger, figura simbolo della letteratura tedesca del dopoguerra, anticonformista, versatile, maestro del paradosso e dell’ironia, un intellettuale che riesce a coniugare con grande maestria il sapere umanistico e quello scientifico. I suoi scritti, in particolare i saggi, sono caratterizzati dal disincanto e da un accento pessimista e denunciano causticamente le storture e le debolezze della società contemporanea. Su alcuni temi di grande attualità – migrazione, razzismo, tensioni urbane – egli ha avuto, con largo anticipo, intuizioni profetiche e ha sempre espresso il proprio pensiero in modo diretto e coraggioso.
Enzensberger è anche noto per le sue posizioni critiche nei confronti della televisione e del suo mondo, accusati di contribuire all’annichilimento del pensiero e della capacità critica (a tal proposito vale la pena di ricordare la raccolta di alcuni suoi saggi contenuti nel volume Per non morire di televisione).

Va inoltre ricordato che, assieme all’editore Klaus Wagenbach, il protagonista di Dedica 2010 ha contribuito a far conoscere l’opera di Pasolini dapprima in Germania e successivamente in tutta Europa.
Hans Magnus Enzensberger, che ha compiuto da poco ottant’anni, è stato recentemente insignito del Sonning Prize attribuito ogni due anni dall’Università di Copenhagen a chi, col proprio lavoro, abbia promosso e dato lustro alla cultura europea. Il prestigioso riconoscimento, che gli sarà consegnato nel febbraio 2010, è stato in passato attribuito a personalità del calibro di Winston Churchill, Bertrand Russel, Albert Schweitzer, Karl Popper, Ingmar Bergman, Vaclav Havel e ai “nostri” Dario Fo e Renzo Piano).

BIOGRAFIA
Hans Magnus Enzensberger nasce a Kaufbeuren, in Germania, l’11 novembre 1929. Scrittore, poeta, saggista, autore teatrale, traduttore e giornalista è considerato uno degli intellettuali più importanti del panorama internazionale.
Compie studi di letteratura, filosofia e lingue presso le Università di Erlangen, Friburgo, Amburgo e alla Sorbona di Parigi. Nel 1955 ottiene il dottorato di ricerca in filosofia con una tesi sulla poesia di Clamens Brentano. Nel primo Dopoguerra diviene uno degli animatori del Gruppo 47, movimento intellettuale che annovera tra le sue fila scrittori come Grass, Boll, Celan e che si prefigge di far risorgere la cultura tedesca dimenticata e repressa dal regime nazista. Nel 1965 fonda la rivista “Kursbuch”, tra le più vivaci della Repubblica Federale Tedesca e successivamente, nel 1980, il mensile “TransAtlantik”. Dal 1985 si cimenta anche nell’attività editoriale pubblicando la prestigiosa collana di libri Die andere Bibliotek, che attualmente conta circa 250 titoli. Per i suoi lavori, tradotti in oltre quaranta lingue viene insignito di numerosi premi ed onorificenze, tra cui il Premio Georg Brüchner (1963), il Premio Grinzane Editoria (2001) il Premio Principe delle Asturie (2002), il Premio Lerici Pea (2002), il Premio Merck-Serono (2007).
Tra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo per la poesia Mausoleum (1979), La fine del Titanic (1980), Musica del futuro (1997), Più leggeri dell’aria (2001). Per la narrativa e la saggistica La breve estate dell’anarchia. Vita e morte di Buenaventura Durruti (1978), Prospettive sulla guerra civile (1994), Il mago dei numeri (1997), Ma dove sono finito? (1998), Zig Zag. Saggi sul tempo, il potere e lo stile (1999) Esterhazy (con Irene Dische, 2002), Che noia la poesia (con Alfonso Berardinelli, 2006), Il perdente radicale (2007), Nel labirinto dell’intelligenza (2008), Hammerstein o dell’ostinazione (2008).
Vive e lavora a Monaco di Baviera.

Promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Thesis di Pordenone, la manifestazione è sostenuta da organismi pubblici, in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, dalla Provincia di Pordenone e da alcune importanti realtà private del territorio: Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Coop Consumatori Nordest, Electrolux, Malìparmi, Veneto Banca Holding ed Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia.

Dedica ha ricevuto, tra i diversi riconoscimenti, anche la Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica.

I “DEDICATI” DELLE EDIZIONI PRECEDENTI
Giunta alla XVI edizione, la manifestazione ha esordito con protagonisti del teatro di ricerca (nel 1995 il Laboratorio Teatro Settimo, nel 1996 Cesare Lievi, nel 1997 la Compagnia I Magazzini), per poi passare nel 1998 a Moni Ovadia, nel 1999 a Claudio Magris, nel 2000 a Dacia Maraini, nel 2001 ad Antonio Tabucchi, nel 2002 ad Amin Maalouf, nel 2003 a Vassilis Vassilikos, nel 2004 ad Assia Djebar, nel 2005 a Paco Ignacio Taibo II, nel 2006 ad Anita Desai, nel 2007 ad Amos Oz, nel 2008 a Nadine Gordimer, nel 2009 a Paul Auster.

INFORMAZIONI

Biglietti
Letture teatrali del 16 e 27 marzo: € 6,00 (posto numerato)
Lettura teatrale del 22 marzo: € 10 per adulti, € 5 per studenti fino ai 25 anni
Tutti gli altri appuntamenti sono a ingresso libero.

Prevendita
È possibile acquistare i biglietti in prevendita nella biglietteria del Teatro Verdi dal 10 marzo (dal lunedì al sabato, orario: 14.30-19.00). Gli eventuali biglietti rimasti disponibili saranno messi in vendita nel luogo della manifestazione un’ora prima dell’inizio.

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