Il mito DAVID BYRNE 21 Luglio in concerto per l’appuntamento finale di Live in Trieste 2018

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Dopo gli strepitosi live di Iron Maiden e Steven Tyler, che hanno richiamato in città oltre 14 mila persone, andrà in scena domani nella centralissima Piazza Unità d’Italia il terzo e ultimo appuntamento di Live in Trieste 2018, rassegna organizzata da Zenit Srl, in collaborazione con Comune di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG, che ha di fatto riportato Trieste nel novero delle grandi capitali del rock europeo. A chiudere in bellezza domani, sabato 21 luglio, ci penserà niente meno che David Byrne, mito della new wave americana, artista a 360° gradi, fondatore e anima dei Talking Heads. I biglietti per il concerto saranno ancora in vendita a partire dalle 16.00 nella biglietteria posta in Piazza Verdi. L’apertura delle porte al pubblico è prevista per le 18.30 in vista dell’inizio dello spettacolo, in programma alle 21.00. Tutte le info su www.azalea.it .

Fondatore e frontman dei Talking Heads dal 1974, creatore dell’etichetta “Luaka Bop”, David Byrne, fin dagli inizi della sua carriera, è un talento in continua esplosione. Americano di origine scozzese, ha vinto, nella sua lunga ed ancora proficua attività, un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award alla migliore colonna sonora per il film “L’ultimo imperatore” (1988), diretto da Bernardo Bertolucci. Fra i grandi riconoscimenti per l’attività musicale cinematografica ottenuti dall’artista spiccano anche due David di Donatello, uno per le musiche di “This Must Be The Place” (2012) di Paolo Sorrentino ed uno per la miglior canzone originale contenuta nella stessa colonna sonora, dal titolo “If It Falls, It Falls”. Ma la carriera artistica di Byrne continua: l’artista infatti espone visual art da oltre un decennio. Le sue più recenti opere includono “Joan of Arc: Into the Fire”, una rivisitazione teatrale della storica Giovanna D’Arco, presentato in anteprima quest’anno al Public Theatre di New York, “The Institute Presents: Neurosociety”, una serie di installazioni interattive create in collaborazione con PACE Arts + Technology (2016), “Contemporary Color”, un evento ispirato alla tradizione folk americana, presentato nel 2015 al Barclays Center di Brooklyn ed al Toronto Air Canada Centre, “Here Lies Love”, una produzione teatrale di 22 composizioni realizzate in collaborazione con Fatboy Slim sulla vita di Imelda Marcos e presentata in anteprima al Public Theatre di New York (2013) a cui ha fatto seguito una lunga tournée sold-out al London National Theatre (2014-2015). Tra le sue più recenti produzioni, quella con St. Vincent per il disco “Love This Giant” (2012) ed il libro “How Music Works” (2012), uno studio sulla storia, l’esperienza e l’aspetto sociale e sociologico della musica. David Byrne, artista e mente creativa dalle indiscusse doti, ha lasciato un segno nella storia della musica attuale fondando i Talking Heads, band sperimentale e d’avanguardia in grado di combinare musica bianca e musica nera, costituendo una delle colonne portanti della new wave americana. Con questa band ha firmato album e canzoni memorabili come “Psycho Killer”, singolo inserito nell’album di debutto “Talking Heads: 77”, capace di vendere milioni di copie nel mondo. Successivamente – e contemporaneamente – ai Talking Heads, David Byrne intraprende dal 1981 una lunga ed illuminante carriera solista, collaborando con artisti del calibro di Brian Eno, Ryuichi Sakamoto (con il quale ha vinto l’Oscar per “L’Ultimo Imperatore”), St. Vincent (con la quale ha appunto pubblicato l’album “Love This Giant” nel 2012). La sua passione per la world music lo porta a fondare la “Luaka Bop”, la rinomata etichetta di Os Mutantes, Jim White, Los De Abajo, Atomic Bomb Band ed altri. Inserito dal 2002 nella Rock and Roll Hall of Fame, David Byrne è un vulcano di idee che sfociano in un’iperproduttività caratterizzata da fusione, contaminazione, creatività e sperimentazione, con oltre quarant’anni di carriera alle spalle, senza mai perdere l’aplomb nemmeno per un attimo.