Irregolari: Serracchiani, bene cambio di passo Viminale

“Espellere delinquenti non è di destra o sinistra ma buon senso”

Trieste, 17 gen – Sul tema dei profughi “sono molto contenta
del cambio di passo che ha impresso il ministro Minniti al
Viminale anche prendendo con coraggio alcune decisioni”.

E’ quanto ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia,
Debora Serracchiani, in un’intervista all’emittente televisiva
Telefriuli in onda stasera.

“Bene che ci siano i trattati bilaterali – ha sostenuto
Serracchiani -, bene che siamo il primo Paese ad aprire la
propria ambasciata a Tripoli, bene la visita in Tunisia e bene
che cominciamo a ragionare delle espulsioni immediate delle
persone che delinquono e delle persone che non hanno alcun
diritto in quanto irregolari di stare nel nostro Paese per
richiedere asilo”.

Riferendosi ai piccoli centri per il rimpatrio degli irregolari
prospettati dal ministro dell’Interno, il fatto “che queste
persone possano lasciare il nostro territorio in quanto non
rispettano le nostre regole credo – ha detto Serracchiani – che
non sia né una cosa di destra né di sinistra ma semplicemente una
cosa di buon senso”.

Sul perché questa nuova strategia politica sui migranti non sia
stata adottata da subito, Serracchiani ha spiegato che si è
“dovuto all’inizio sopperire a un’assenza dell’Europa per salvare
vite umane ed è una cosa alla quale non potevamo e non dovevamo
dire di no”. La presidente del Friuli Venezia Giulia ha ribadito
che “fintanto che c’è una vita umana da salvare, noi lo
facciamo”.

Serracchiani ha sottolineato la priorità del tema sicurezza, sia
sotto il profilo sanitario sia sotto quello dell’ordine pubblico.
“Abbiamo aumentato i presidi nei luoghi dove ci sono
assembramenti, come la Cavarzerani e altri luoghi – ha ricordato
la presidente -, però abbiamo bisogno di più uomini, cosa che
abbiamo chiesto al ministro Minniti e anche al prefetto
Gabrielli, e abbiamo la necessità di garantire la sicurezza
urbana in un territorio che bisogna continuare a presidiare dalla
montagna al mare passando per i grandi centri”.

Proprio a proposito del dislocamento delle forze dell’ordine, nei
colloqui con gli interlocutori nazionali la presidente del Friuli
Venezia Giulia ha evidenziato che “se continuiamo a tagliare ai
“confini dell’impero”, questi presidi rischiamo di perderli e
questo non ci fa bene”.
ARC/PPH/fc

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