Master all’Università di Udine in Partnership e Sciamanesimo

Il dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società dell’Università degli studi di Udine, forte delle recenti conferme arrivate dalle statistiche del Censis che vedono i suoi corsi di studio ai vertici della classifiche degli atenei italiani, per il 2020-2021, e in continuità con le valutazioni dei decenni precedenti, ha deciso di proporre un Master di primo livello che prosegua la strada di qualità interdisciplinare tracciata in precedenza: il Dipartimento ha performance superiori al voto complessivo dell’Ateneo udinese, con il corso di Formazione e la laurea magistrale di Lingue rispettivamente primo e seconda in Italia.

«Non può esserci didattica eccellente senza ricerca di grande qualità», commenta la professoressa Antonella Riem, Direttrice del DILL, dove l’atmosfera è di soddisfazione, ma non di sorpresa, perché non è mai venuta meno una visione in cui principi e prassi si sono sempre intrecciati virtuosamente attraverso una spiccata internazionalizzazione, sia nella didattica sia nella ricerca.

Come nasce il Master

Il Master in “Partnership e sciamanesimo” è pensato per approfondire gli aspetti bioculturali degli studi di partnership nelle letterature e culture, fornendo le adeguate basi scientifiche, psicologiche, sociologiche e antropologiche dello sciamanesimo tradizionale. La “partnership” discende dal lavoro della sociologa e saggista statunitense Riane Eisler, che a Udine è approfondito attraverso il lavoro del Center for partnership studies, fondato nel 1998 e riconosciuto dalla comunità internazionale.

La grande originalità di questo Master sarà dunque, rispetto agli studi che a Udine si compiono da diversi anni, quella di mettere in presenza otto sciamani da tutto il mondo e una serie di discipline canoniche, come antropologia, neurologia, sociologia, letteratura e pedagogia, con la partecipazione di artisti internazionali che lavorano nel territorio.

Gli obiettivi

Fondamentale obiettivo del Master è presentare in maniera critica e sistematica gli studi di partnership e la loro applicazione in ambito letterario, sociale, linguistico, artistico, culturale e di lavoro, confrontandosi con nuove forme di sciamanesimo, collegate a linguaggi più contemporanei, dove la figura sciamanica si attualizza in ambiti sociali, comunicativi, creativi, artistici e aziendali. Il senso ultimo è stimolare i processi di “community building” e la progettazione di percorsi di innovazione sociale in contesti lavorativi e istituzionali anche rispetto alla valorizzazione della cura e l’incontro con l’altro.

La didattica

La didattica si concentra su nozioni di psicologia delle religioni, neuroscienze, studi di partnership, sociologia dei processi culturali e comunicativi, antropologia, arte per la sostenibilità, l’ecologia, la cura, scrittura creativa in diversi ambiti, anche terapeutici e aziendali. Il Master offrirà, attraverso cinque moduli con esami finale, elementi teorico-pratici per avvicinarsi in maniera consapevole a queste dimensioni di ricerca interiore, culturale, scientifica e comunitaria. Ai moduli didattici si aggiungeranno altre attività, che comprendono incontri esperienziali con sciamani provenienti da diverse tradizioni del mondo, attività creative legate all’arte, allo storytelling e alla danza. Fondamentale sarà, in questo contesto, la partecipazione come docenti di artisti internazionali che lavorano nel territorio.

Il consiglio del Master

Il Master, diretto da Antonella Riem, professoressa ordinaria di letteratura inglese presso l’Università degli studi di Udine, che ha ricoperto numerose cariche istituzionali anche a livello nazionale (è stata Prorettrice Vicaria dell’università di Udine, Presidente della Conferenza Italiana dei Presidi delle Facoltà di Lingue e Letterature Straniere), è composto dai professori Cristiano Crescentini, Franco Fabbro, Claudio Melchior e Nicola Strizzolo.