Matrimoni Gay: certi diritti, coppie chiedano pubblicazioni

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L’Associazione radicale “Certi diritti” invita le coppie omosessuali a presentarsi, da domani al 12 aprile, presso i propri Comuni di residenza, per chiedere le pubblicazioni degli atti di matrimonio. L’occasione è il primo anniversario dell’udienza della Consulta sulla decisione relativa alla costituzionalità del rifiuto al matrimonio tra persone dello stesso sesso. In questo periodo, l’associazione invierà una lettera ai sindaci e dirigenti degli Uffici di Stato Civile di oltre 140 Comuni italiani, in cui viene ricordato come “grazie alla sentenza della Consulta, nella giurisprudenza italiana sono stati sanciti inequivocabilmente i seguenti principi: le coppie omosessuali hanno rilevanza costituzionale e non sono un mero fatto privato; il matrimonio tra persone dello stesso sesso è compatibile con l’attuale Costituzione; le coppie non sposate omosessuali sono su un piano giuridico differente, perché più meritevole di riconoscimenti di diritti e doveri rispetto alle coppie eterosessuali non sposate; il Parlamento ha il dovere di legiferare in materia con una regolamentazione organica e generale, dunque non privatistica”. L’udienza del 23 marzo 2010 e la sentenza 138/2010 del 12 aprile, sottolinea Certi Diritti, “non sono avvenute per caso, ma sono state il frutto di un movimento di consapevolezza civica chiamato Affermazione Civile”. Già dal 2007, infatti, diverse decine di coppie dello stesso sesso si sono recate nel comune di residenza per chiedere la pubblicazione degli atti del matrimonio e impugnare il diniego presso i tribunali competenti. “Questa presenza va incoraggiata e sostenuta” dice l’associazione, che invita le coppie a presentarsi nei Municipi. “E’ evidente che le coppie non si presenteranno per averla vinta sui Comuni italiani, bensì per instaurare un rapporto rispettoso e aperto con le istituzioni della città in cui vivono. L’invito che rivolgiamo ai Sindaci è quello di prepararsi a questo dialogo, e di affrontare senza pregiudizi le richieste di parte della cittadinanza” concludono.

Fonte: ANSA

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