Movimento 5 stelle accusa: riduzione stipendi consiglieri, una presa in giro

A fine luglio, commentando l’approvazione della legge su tagli ai costi della politica, il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle aveva parlato di effetto placebo e di una presa in giro per i cittadini del Friuli Venezia Giulia. Oggi sono arrivate le buste paga che confermano che il taglio è ben lontano dal 50 per cento sventolato ai quattro venti da molti consiglieri regionali di destra, centro e sinistra e dalla stessa giunta Serracchiani.

I cinque consiglieri regionali M5S, provenienti da tutte e quattro le province della regione (un campione quindi rappresentativo dell’intero Consiglio), registrano – dati alla mano – un taglio medio del 17,93%. Ecco il dettaglio consigliere per consigliere: Ilaria Dal Zovo (Gorizia, – 24,54%), Elena Bianchi (Udine, – 12,98%), Andrea Ussai (Trieste, -10,34%), Cristian Sergo (Udine, -15,72%) ed Eleonora Frattolin (Pordenone, -24,76%).

Va inoltre sottolineato che l’indennità del mese di settembre risulta in alcuni casi più alta delle precedenti in quanto prevede la restituzione delle cifre accantonate in questi mesi di legislatura, a scopo di contributo, per l’indennità di fine mandato. Cifre che non verranno più trattenute mentre l’indennità di fine mandato verrà comunque corrisposta, sebbene per una cifra inferiore.

Queste cifre dimostrano che siamo di fronte a compensi netti di poco inferiori ai precedenti, mentre le indennità di funzione sono aumentate, per i presidenti dei gruppi ad esempio, di 300 euro ed anche i rimborsi spese sono stati aumentati sensibilmente e sottratti per sempre alla rendicontazione: in tutto 42 mila euro all’anno a consigliere per l’esercizio del mandato. Senza l’obbligo di presentare alcun giustificativo. Un abbattimento dei costi che, oltre tutto, si basa principalmente sull’applicazione del decreto Monti relativo alle spese di funzionamento dei gruppi, sul quale la giunta Serracchiani e il Consiglio non possono vantare alcun merito.

Siamo insomma molto, molto distanti dal 65% dello stipendio che il MoVimento 5 Stelle a inizio settembre ha bonificato al “Fondo per lo sviluppo” della Regione Fvg. Ben 106.162,00 euro che i consiglieri regionali M5S (che trattengono ogni mese per la loro attività in Consiglio regionale 2.500 euro netti di indennità, oltre a un rimborso massimo di 1.000 euro puntualmente rendicontato) hanno restituito ai cittadini attraverso il Fondo che, è bene ricordarlo ancora una volta, è aperto ai versamenti di chiunque abbia a cuore le piccole e medie imprese della nostra regione. Consiglieri regionali, compresi.