Museo Archeologico di Udine, il primo museo dell’accessibilità

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Il Museo Archeologico si candida ad essere, tra i Civici Musei del Comune, il museo dell’accessibilità. Un luogo dove “sperimentare ed affinare – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone – un percorso di coinvolgimento e di partecipazione alle attività anche dei cittadini e delle cittadine con disabilità della nostra comunità in un’ottica sempre più inclusiva. Vogliamo essere, infatti, un fondamentale interlocutore, nell’ambito dei servizi culturali, del sistema dei servizi e del volontariato che, con grande competenza e passione, sul territorio si rivolge a queste persone”.

E proprio domani, 3 dicembre, Giornata internazionale della disabilità, dalle 11 saranno organizzate delle visite guidate “per tutti” alla mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, inaugurata lo scorso 12 novembre e aperta fino al 18 settembre 2016. Percorsi che sperimenteranno nuove forme di comunicazione, realizzate anche da operatori di “Progetto Autismo FVG” e che potranno prevedere anche la manipolazione di alcuni oggetti. Si tratta di una sperimentazione che diventerà un’offerta didattica permanente al Museo Archeologico di Udine. Ma non solo, perché i materiali video saranno scaricabili da domattina anche dal sito internet del Museo all’indirizzo www.udinecultura.it.

“La giornata di domani (3 dicembre ndr) – prosegue Pirone – rappresenta un passo ulteriore di un percorso iniziato tempo fa e che vogliamo continuare a percorrere anche in futuro insieme alle associazioni che ci forniscono una preziosa collaborazione. Una città moderna, infatti, è una città che riesce a garantire a chiunque il diritto alla cultura, indipendentemente dalle condizioni fisiche, intellettive, sociali, relazionali. E una città moderna – conclude – cresce se non lascia indietro nessuno, soprattutto i più deboli”.
In questa direzione, dunque, va anche la volontà dell’assessore di firmare un protocollo d’intesa con il Comitato provinciale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie della Provincia di Udine. Un testo che ne formalizzi la collaborazione e ne assicuri la continuità.

Il progetto di rendere il Museo Archeologico di Udine il museo dell’accessibilità, parte da lontano. Dal 2014, infatti, in tutti gli allestimenti delle mostre e nelle attività al pubblico si è lavorato al superamento delle barriere architettoniche, a una particolare scelta grafica, ad alcuni dispositivi di promozione e a “politiche”senso-percettive e cognitive che rendessero fruibili a tutti le opere e i materiali esposti. Il tutto grazie alla collaborazione con il Comitato provinciale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie della provincia di Udine e con il Criba Fvg (Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche).

In particolare, nella mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, è stata fondamentale la collaborazione con “Progetto Autismo FVG” e con le sezioni di Udine dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’Ente Nazionale Sordi, che ha permesso la realizzazione di alcuni dispositivi per favorire la visita alla mostra come video per persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, video con interpretazione nel linguaggio dei segni e sottotitolati per sordi, audioguide introduttive alla mostra per ciechi e ipovedenti.

“La strada imboccata in questi anni – commenta la presidente del Comitato provinciale delle associazioni delle persone con disabilità della provincia di Udine, Ernestina Tam – dimostra un’attenzione sincera al tema dell’accessibilità per tutte le diverse disabilità, focalizzandosi non solo sul superamento delle barriere architettoniche, ma anche su quelle sensoriali e intellettive. Questa – conclude – è una testimonianza concreta di una particolare sensibilità che ci auguriamo prosegua anche nei prossimi anni”.

Analoga soddisfazione la esprime Michele Franz, responsabile organizzativo del Criba Fvg, secondo cui “il Museo Archeologico rappresenta un concreto esempio di come una società realmente inclusiva possa essere realizzata solo con l’impegno di tutti, ognuno nel proprio settore di competenza. Riflettere sull’accessibilità museale, inoltre – continua –, può costituire una grande occasione, in quanto porta al centro dell’attenzione i visitatori e le loro variegate esigenze, creando spazi aperti, dialogici, empatici, che fanno dell’ascolto attivo la prima strategia per il coinvolgimento. E in questo senso il grande merito del Museo Archeologico è non aver mai voluto calare dall’alto i progetti di eliminazione delle barriere, bensì averli voluti costruire insieme ai portatori di interesse”