Tara Dragaš a 12 anni mette al collo cinque ori italiani

Tara Dragaš è campionessa italiana di ginnastica ritmica. La giovane promessa dell’Associazione Sportiva Udinese ha fatto l’en plein al campionato nazionale allieve, che si è svolto al palaghiaccio di Catania (30 novembre, primo dicembre). La dodicenne farfalla bianconera ha spodestato la campionessa in carica, Alice Taglietti, e conquistato l’oro in tutti gli attrezzi: alla fune (17.150 punti), alla palla (17.950), alle clavette (18.950, personal best) e al nastro (15.400). Oltre a questo già importante risultato, è salita sul gradino più alto del podio anche nell’all around (69.450, personal best!). «Tara è stata bravissima», ha commentato Nicola Di Benedetto, direttore generale di Asu in trasferta in Sicilia. «L’appuntamento era molto importante e noi tutti credevamo fortemente che, dopo i secondi posti nelle passate edizioni, Tara ce l’avrebbe fatta ad arrivare sul gradino più alto del podio. Per questo risultato e quelli del più recente passato, i miei complimenti vanno senza dubbio a lei, ma anche alle allenatrici e a tutto lo staff della ritmica Asu. So che posso sembrare ripetitivo, – ha concluso – ma senza un gruppo così affiatato e coeso, che lavora in un’unica direzione, ogni cosa sarebbe più complicata. Quindi grazie a tutti».

LE MEDAGLIE D’ORO – «È stata una gara dura», hanno ricordato le allenatrici, Špela Dragaš e Magda Pigano. La categoria in cui ha gareggiato Tara (la 4^ fascia, per le atlete nate nel 2007), insieme alle altre due promesse di Asu, Isabelle Tavano e Miriam Marina, era la più numerosa di tutto il campionato. Tavano e Marina sono entrate in finale, ma hanno commesso diversi errori (Isabelle, suo malgrado, si è ritrovata influenzata proprio il giorno della gara). L’atleta friulana, che frequenta la seconda media a Martignacco, ha invece subito “tirato fuori le unghie” tenendo a debita distanza Taglietti che è si è classificata seconda: «Come ormai avveniva da alcuni anni, – hanno spiegato Dragaš e Pigano – tutti si aspettavano di vedere un duello all’ultimo respiro, invece, Tara è stata da subito superiore», questo perché, va detto, «aveva un programma più competitivo, con valore nella difficoltà quasi due punti più alto rispetto all’avversaria che, invece, ha puntato su esecuzioni più pulite». Nonostante questo, la farfallina dell’Asu ha avuto la meglio, guadagnandosi ben cinque medaglie d’oro e due “personal best”.

Altra bella novità targata Associazione Sportiva Udinese è stata Nicole Bianchi, un anno più piccola delle altre tre ginnaste. «È stato il suo primo appuntamento nazionale, ed è entrata subito in finale, facendo un risultato oltre ogni aspettativa, ne siamo felicissime», hanno concluso le tecniche che si sono dette speranzose verso il futuro: «Possiamo guardare avanti con ancora più fiducia, cariche di energia per fare sempre meglio».