Teatri: Serracchiani, tavolo con imprese per sostenere Verdi Ts

Trieste, 18 set – Convocare un tavolo con i più importanti
soggetti economici privati della regione per attrarre risorse
esterne al fine di migliorare il risultato della valutazione
attribuita dal Ministero; in secondo luogo verificare se sia
possibile utilizzare i fondi strutturali europei gestiti dalla
Regione per avviare dei corsi di formazione che valorizzino le
competenze e le professionalità storicamente presenti nel teatro.

Queste, all’atto pratico, alcune delle azioni che la presidente
del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e l’assessore
regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, hanno condiviso di
intraprendere a seguito dell’odierno incontro, a Trieste, con le
rappresentanze sindacali unitarie del teatro lirico Giuseppe
Verdi.

All’ordine del giorno il taglio operato dal ministero dei Beni e
delle attività culturali e del Turismo (Mibact) di 890.494 euro
rispetto al 2016 nel riparto del Fondo unico per lo spettacolo.
Tra le motivazioni di questa penalizzazione, come ha ricordato
Torrenti, pesa soprattutto il basso punteggio acquisito in
relazione al “miglioramento dei risultati della gestione
attraverso la capacità di reperire risorse”, che vale il 25 per
cento della valutazione totale.

Proprio per questo motivo la presidente, riconoscendo alle
maestranze del Verdi una disponibilità al lavoro in condizioni
difficili che “andrebbe premiata e non tagliata”, ha voluto dar
mandato a Torrenti di convocare un incontro, assieme al Comune di
Trieste, nel quale coinvolgere le maggiori realtà economiche e
imprenditoriali della regione per rafforzare la Fondazione Teatro
lirico Giuseppe Verdi cercando nuovi contributi e facendo
un’opera di informazione in merito all’Art Bonus che,
sostanzialmente, prevede importanti benefici fiscali sotto forma
di credito di imposta per chi effettua erogazioni in denaro a
favore della cultura.

Inoltre la presidente ha indicato anche nella formazione,
nell’ottica di una collaborazione con gli altri teatri della
regione, una forma di attività che troverebbe il supporto
dell’Amministrazione regionale attraverso i fondi strutturali
europei.

Da parte loro, le Rsu hanno ringraziato la Regione per il
sostegno concreto dato in questi anni, in sostanza per aver
“salvato il Teatro” a fronte di un buco di bilancio che stava per
compromettere il futuro dell’attività. I sindacati hanno poi
rimarcato come il Teatro Verdi rappresenti un bene culturale
appartenente a tutto il Friuli Venezia Giulia e non solo a
Trieste, auspicando in questo senso sempre più collaborazioni con
il territorio regionale. Questa vocazione, come hanno riferito i
sindacati, è confermata dal fatto che buona parte dei quasi 300
dipendenti risiedono al di fuori dal territorio provinciale di
Trieste.

Infine, per quel che riguarda il taglio di quasi 900mila euro di
quest’anno, la presidente ha manifestato l’impegno di cercare
assieme a Torrenti una soluzione in tempi brevi affinché non ci
siano ripercussioni sulla gestione operativa della Fondazione.
ARC/GG/fc

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