Upim, il Comune ha rilasciato il permesso a costruire

palazzo_d'aroncoNella giornata di lunedì 24 luglio il Servizio Edilizia privata del Comune di Udine ha rilasciato all’Immobiliare Rizzani De Eccher srl il permesso a costruire per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’ex Upim. Con questa autorizzazione l’impresa costruttrice potrà procedere ora con l’avvio dell’intervento, fatto salvo l’obbligo di darne comunicazione all’amministrazione comunale entro 7 giorni. «Questo è uno degli atti più significativi perché va a risolvere una criticità che avevamo proprio nel cuore del centro storico e del Friuli – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. Un progetto difficile e complesso che ha acceso il dibattito il città, come è giusto che sia. Come Comune abbiamo cercato di tutelare tutti i punti di vista e penso che comunque sia un passo avanti molto importante per la città, che nel giro di due anni potrà vedere risolto questo problema che si protrae da anni».

Il permesso a costruire segue il via libera da parte della giunta nella seduta dello scorso 7 luglio. La scorsa settimana, inoltre, l’amministrazione comunale aveva concordato con i progettisti dell’intervento di prevedere una serie di precauzioni per il verde di piazzetta Belloni, che sarà tutelato dai lavori e, per quanto riguarda siepi e arbusti, custodito nel vivaio comunale di via Nodari in attesa di tornare a cantiere finito.

«Si chiude una vicenda complessa dovuta anche alle caratteristiche, all’importanza e alla posizione dell’edificio – è il commento del vicesindaco e assessore alla Pianificazione territoriale, Carlo Giacomello –. Ancora una volta la sinergia tra pubblico e privato caratterizza l’operato di questa amministrazione. L’elemento più importante, che forse è stato sottovalutato nelle polemiche emerse nel corso di questa vicenda, è che per la prima volta si inserisce in questo edificio l’elemento residenziale. Come amministrazione vogliamo una Udine che guarda avanti, una città che riviva con un tempo e una luce nuova, non una città rivolta al passato. In quest’ottica rispetto alla pedonalizzazione, alla crescita dei negozi e alla molteplicità di iniziative, l’elemento residenziale è quello che può dare più prospettive di sviluppo a lungo termine».

Un pensiero poi, non può che andare anche al dibattito che si è acceso intorno al progetto. «L’interesse della città verso vari aspetti, da quello dell’architettura a quello della fruibilità, rappresenta un elemento positivo – continua Giacomello –. Siamo convinti di aver trovato un giusto punto di equilibrio e per questo ringraziamo in primis l’azienda e chi è stato direttamente coinvolto, come il soprintendente Corrado Azzolini, ma anche chi ha avanzato delle critiche in senso costruttivo. Citiamo a esempio il parere della commissione Edilizia, che ha integrato quello della Soprintendenza apportando alcune migliorie. Abbiamo cercato di tenere conto di tutte le posizioni e siamo convinti che con il tempo la città apprezzerà l’intervento».

Per quanto riguarda il progetto Giacomello sottolinea che «l’edificio rispetta i limiti della scheda norma approvata nel piano regolatore 2012, non c’è stata alcuna concessione ulteriore. Si parla principalmente di un recupero dell’esistente per la parte commerciale, a cui si aggiungerà una trentina di appartamenti per la parte residenziale. I posti auto saranno collocati nel secondo piano interrato già presente nella struttura attuale con ingresso da via Savorgnana. Tutte le parti pubbliche occupate dal cantiere verranno ripristinate dall’impresa – conclude – e verrà tutelato il verde pubblico con l’idea di creare motivi di abbellimento e di maggior fruibilità degli spazi da parte della città».

Ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione a costruire la Rizzani De Eccher ha prodotto tre polizze fidejussorie per l’esecuzione di lavori di ripristino di eventuali danni al suolo pubblico con l’occupazione dell’area di cantiere e l’armatura in via Savorgnana, via Cavour, piazzetta Belloni e piazza Duomo, nonché alle due aree verdi pubbliche di piazzetta Belloni e giardino Morpurgo. La ditta di Pozzuolo ha effettuato inoltre un versamento di 35 mila euro a titolo di rimborso per l’allestimento di un nuovo e diverso spazio per gli eventi culturali programmati in corte Morpurgo. Il permesso a costruire rilasciato dal Comune è soggetto al pagamento del contributo per gli oneri di urbanizzazione per complessivi 160.292,93 euro.

 

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palazzo_d'aroncoNella giornata di lunedì 24 luglio il Servizio Edilizia privata del Comune di Udine ha rilasciato all’Immobiliare Rizzani De Eccher srl il permesso a costruire per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’ex Upim. Con questa autorizzazione l’impresa costruttrice potrà procedere ora con l’avvio dell’intervento, fatto salvo l’obbligo di darne comunicazione all’amministrazione comunale entro 7 giorni. «Questo è uno degli atti più significativi perché va a risolvere una criticità che avevamo proprio nel cuore del centro storico e del Friuli – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. Un progetto difficile e complesso che ha acceso il dibattito il città, come è giusto che sia. Come Comune abbiamo cercato di tutelare tutti i punti di vista e penso che comunque sia un passo avanti molto importante per la città, che nel giro di due anni potrà vedere risolto questo problema che si protrae da anni».

Il permesso a costruire segue il via libera da parte della giunta nella seduta dello scorso 7 luglio. La scorsa settimana, inoltre, l’amministrazione comunale aveva concordato con i progettisti dell’intervento di prevedere una serie di precauzioni per il verde di piazzetta Belloni, che sarà tutelato dai lavori e, per quanto riguarda siepi e arbusti, custodito nel vivaio comunale di via Nodari in attesa di tornare a cantiere finito.

«Si chiude una vicenda complessa dovuta anche alle caratteristiche, all’importanza e alla posizione dell’edificio – è il commento del vicesindaco e assessore alla Pianificazione territoriale, Carlo Giacomello –. Ancora una volta la sinergia tra pubblico e privato caratterizza l’operato di questa amministrazione. L’elemento più importante, che forse è stato sottovalutato nelle polemiche emerse nel corso di questa vicenda, è che per la prima volta si inserisce in questo edificio l’elemento residenziale. Come amministrazione vogliamo una Udine che guarda avanti, una città che riviva con un tempo e una luce nuova, non una città rivolta al passato. In quest’ottica rispetto alla pedonalizzazione, alla crescita dei negozi e alla molteplicità di iniziative, l’elemento residenziale è quello che può dare più prospettive di sviluppo a lungo termine».

Un pensiero poi, non può che andare anche al dibattito che si è acceso intorno al progetto. «L’interesse della città verso vari aspetti, da quello dell’architettura a quello della fruibilità, rappresenta un elemento positivo – continua Giacomello –. Siamo convinti di aver trovato un giusto punto di equilibrio e per questo ringraziamo in primis l’azienda e chi è stato direttamente coinvolto, come il soprintendente Corrado Azzolini, ma anche chi ha avanzato delle critiche in senso costruttivo. Citiamo a esempio il parere della commissione Edilizia, che ha integrato quello della Soprintendenza apportando alcune migliorie. Abbiamo cercato di tenere conto di tutte le posizioni e siamo convinti che con il tempo la città apprezzerà l’intervento».

Per quanto riguarda il progetto Giacomello sottolinea che «l’edificio rispetta i limiti della scheda norma approvata nel piano regolatore 2012, non c’è stata alcuna concessione ulteriore. Si parla principalmente di un recupero dell’esistente per la parte commerciale, a cui si aggiungerà una trentina di appartamenti per la parte residenziale. I posti auto saranno collocati nel secondo piano interrato già presente nella struttura attuale con ingresso da via Savorgnana. Tutte le parti pubbliche occupate dal cantiere verranno ripristinate dall’impresa – conclude – e verrà tutelato il verde pubblico con l’idea di creare motivi di abbellimento e di maggior fruibilità degli spazi da parte della città».

Ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione a costruire la Rizzani De Eccher ha prodotto tre polizze fidejussorie per l’esecuzione di lavori di ripristino di eventuali danni al suolo pubblico con l’occupazione dell’area di cantiere e l’armatura in via Savorgnana, via Cavour, piazzetta Belloni e piazza Duomo, nonché alle due aree verdi pubbliche di piazzetta Belloni e giardino Morpurgo. La ditta di Pozzuolo ha effettuato inoltre un versamento di 35 mila euro a titolo di rimborso per l’allestimento di un nuovo e diverso spazio per gli eventi culturali programmati in corte Morpurgo. Il permesso a costruire rilasciato dal Comune è soggetto al pagamento del contributo per gli oneri di urbanizzazione per complessivi 160.292,93 euro.

 

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