VIGILANZA AMBIENTALE: PANONTIN, RISPARMI DA GESTIONE UNITARIA

Trieste, 13 gen – L’istituzione del Corpo unico di vigilanza ambientale, nel quale sono destinati a confluire, dopo il superamento delle Province, i corpi di Polizia provinciale e il Corpo Forestale Regionale (CFR), porterà a una armonizzazione della organizzazione complessiva, superando problemi di sovrapposizione di competenze, e si tradurrà anche in una maggiore valorizzazione professionale del personale impegnato nonché in non irrilevanti risparmi gestionali.

Lo sottolinea l’assessore regionale alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin in relazione al disegno di legge (ddl) Norme di riordino delle funzioni delle Province in materia di Vigilanza ambientale, forestale, ittica, venatoria, di Ambiente, di Caccia e Pesca e di Protezione civile, approvato dalla Giunta regionale nell’ultima riunione del 2015 nel quadro dei provvedimenti di riordino delle funzioni degli Enti locali (leggi regionali 26/2014 e 13/2015).

In particolare in virtù di una gestione centralizzata, che consentirà una economia di scala, l’assessore Panontin spiega come si stimi una riduzione del 42 per cento della spesa attuale per quanto riguarda l’acquisto di mezzi di trasporto e attrezzature, nonché per le uniformi, l’equipaggiamento e l’addestramento del personale.

Su questa voce la spesa è infatti destinata a passare dagli attuali 400.000,00 a 230.000,00 euro l’anno, mentre i costi legati alla retribuzione del personale da Province a Regione rimarranno pressoché inalterati, giacché i maggiori costi fissi sono bilanciati da minori oneri per gli elementi accessori della retribuzione, come si è già potuto verificare a seguito del trasferimento alla Regione del personale degli uffici provinciali del Lavoro.

ARC/PPD

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