FORESTALE: OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO DEL NOAVA A VENZONE

Trieste, 15 mar – Nei giorni scorsi personale del Nucleo Operativo del Corpo Forestale Regionale di Vigilanza Ambientale (NOAVA) del Friuli Venezia Giulia, affiancato da addetti della Stazione Forestale di Villa Santina e dell’Ispettorato forestale di Tolmezzo, ha portato a termine una brillante operazione antibracconaggio, riuscendo a individuare e fermare un giovane del posto (DBD di 23 anni), da tempo sospettato.

In località Borgo San Giacomo in Comune di Venzone, verso le ore 20.00, sotto gli occhi degli agenti è stato portato a compimento un atto di bracconaggio: veniva infatti osservata una vettura che procedeva lentamente lungo una strada isolata, contornata da boscaglia inframezzata da prati; una potente torcia elettrica frugava tra gli alberi alla ricerca di selvaggina. In un attimo, una brusca frenata, uno sparo e una precipitosa ripartenza.

Immediato l’intervento della pattuglia dei forestali che, nonostante l’inseguimento a sirene spiegate, è riuscita a fermare l’automezzo solo dopo che lo stesso si era infilato in un cortile privato tra le abitazioni. Con stupore gli agenti hanno scoperto che alla guida della vettura, accanto alla persona che da mesi si sospettava fosse dedita a questa attività, si trovava la giovane fidanzata.

All’interno dell’auto sono stati trovati una carabina calibro 22 (arma prediletta dai bracconieri in quanto, seppur vietata per la caccia, è notevolmente più silenziosa delle normali armi da caccia), un binocolo, un coltello da caccia, guanti gommati, sacchi di nylon e la torcia. Nel prato adiacente al luogo dello sparo è stata trovata una femmina di capriolo ferita nei quarti posteriori.

Nonostante il pronto intervento del veterinario dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria (AAS) n.3 Alta Carnia di Tolmezzo, l’animale purtroppo è morto dopo un paio di ore di agonia. La perquisizione dell’abitazione del giovane, tempestivamente effettuata dal personale forestale, ha poi permesso di rintracciare e sequestrare anche 4 teste di camoscio, 2 teste di capriolo di recente macellazione ed una faina (fauna protetta).

Le indagini, protrattesi per mesi sotto la direzione della competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine, hanno visto impegnato il personale delle Stazioni forestali di Gemona del Friuli, Villa Santina, Pontebba, Resia e Tolmezzo, oltre che del NOAVA.

Fondamentale inoltre la piena collaborazione del Comando Stazione Carabinieri di Venzone. Il Corpo Forestale Regionale (CFR) invita tutte le persone sensibili alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della fauna selvatica che abbiano notato vetture sospette, sentano spari in orari o periodi anomali o si imbattano in tagliole, reti per uccellagione o

altri artifizi atti alla cattura di fauna selvatica, ad allontanarsi immediatamente senza lasciare segni di presenza e contattare con tempestività il NOAVA del CFR (tel 0432-660092 – [email protected]) o la locale Stazione forestale, fornendo tutti gli elementi utili ai fini dei successivi accertamenti e verifiche da parte del personale forestale specializzato.

ARC/Com

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