Udine: 930 mila euro per la sicurezza scolastica, Fontanini ” Progetti e necessità per 22 milioni”

fontanini-2E’ di soli 930 mila euro il budget messo a disposizione delle Province del Friuli Venezia Giulia attraverso l’iniziativa governativa “Scuole sicure”. Dell’ammontare complessivo – circa 15 milioni di euro concessi alla nostra regione – sono solo 3 gli interventi segnalati dalle Province che  beneficeranno del sostegno del Governo: due promossi dalla Provincia di Udine e uno da quella di  Gorizia. “Assolutamente nulla rispetto ai progetti immediatamente cantierabili segnalati dalle Province per un budget complessivo pari a 22,5 milioni di euro e soprattutto in relazione al vasto patrimonio di edifici (145) in gestione” ha rilevato il presidente dell’Upi Fvg Pietro Fontanini nel corso della tavola rotonda odierna organizzata dall’Ufficio scolastico regionale, occasione per rimarcare la netta opposizione al declassamento dell’Usr e fare il punto sulle competenze degli Enti di area vasta in materia di istruzione nonché sulle complicazioni legate al riordino istituzionale.

Patrimonio. La voce principale riguarda le manutenzioni agli edifici che ospitano gli istituti: sono ben 145 quelli gestiti dalle Province (72 a Udine, 23 a Trieste, 32 a P ordenone e 18 a Gorizia) che, anche per il 2015, vedranno limitata la loro operatività negli interventi a causa del patto di stabilità: allentato per i Comuni permane, invece, per le Province. Una situazione che Fontanini ha definito “discriminante nei confronti degli studenti che frequentano queste scuole”. Quanto alla programmazione regionale degli interventi di edilizia scolastica introdotta con la legge 13/2014 (art 38) che vede dialogare la Regione (giunta e commissione consiliare competente) e Ufficio scolastico regionale, Fontanini ha sollecitato il coinvolgimento delle Province fino alle modifiche degli assetti istituzionali.

Rete scolastica e offerta formativa. Alle Province compete la stesura dei piani di dimensionamento della rete scolastica, i programmi che definiscono il piano dell’offerta formativa stabilendo anche accorpamenti/divisioni tra istituti sulla base dei quali emergono necessità di interventi (esempio compartimentazioni) alle sedi stesse per consentire lo svolgimento delle lezioni.

Proposte per un maggiore dialogo scuola-territorio. In un contesto scolastico al top come attestato dai risultati dei vari test (Pisa e Invalsi), il presidente Fontanini ha avanzato alcune proposte di attività che potrebbero essere realizzate per favorire il rapporto scuola-territorio come: la diffusione della conoscenza e la valorizzazione del patrimonio linguistico identitario; l’ottimizzazione delle attività di orientamento scolastico ad hoc per l’ingresso alle scuole superiori e successivamente all’Università; la predisposizione di una banca dati on line dei progetti educativi proposti dal territorio alle scuole alimentata dalle medesime sulla base delle varie esperienze sviluppate; una maggiore diffusione della tecnologia informatica incentivando la formazione degli insegnanti.