Udine: a Paderno il primo cimitero a impatto zero

Udine: a Paderno il primo cimitero a impatto zero

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Il cimitero di Paderno sta per diventare la prima area di sepoltura completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. È stato appena completato, infatti, il secondo lotto del progetto che ha portato alla realizzazione dei nuovi colombari, una struttura che potrà ospitare 120 posti salma e 64 ossari. Ed è anche da lì che prende avvio l’innovazione della prima area cimiteriale a “impatto zero”. Sulla copertura piana dell’opera, progettata dagli uffici comunali e appaltata alla Costruzioni Ferracin srl di Jesolo (Ve) per un importo di oltre 240 mila euro, infatti, sono stati posti, come già avvenuto nei colombari di recente realizzazione ai Rizzi, Cussignacco e proprio a Paderno, dei pannelli fotovoltaici. In questo secondo lotto sono stati posizionati 24 moduli formati da celle di silicio policristallino per la produzione complessiva di 5,76 kWp (kilowatt picco), che assieme al primo lotto già realizzato da 11,50 kWp costituiscono un generatore da oltre 17 kWp in grado di produrre una quantità di energia elettrica che si stima in 20 mila kWh (kilowatt/ora) all’anno, garantendo così la totale copertura del fabbisogno energetico annuo di circa 12 mila kWh annui. Una quantità di energia che corrisponde ai consumi di una dozzina di famiglie odi circa circa 50 lampioni stradali.

“È importante che l’innovazione non trascuri nemmeno quei luoghi che sono così importanti per la nostra storia e per la nostra cultura sia a livello di comunità sia a livello personale – ha commentato il sindaco di Udine, Furio Honsell, nel corso del sopralluogo all’area cimiteriale a cui hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza, la consigliera delegata di quartiere, Monica Paviotti, e i tecnici del Comune –. L’introduzione di questi strumenti sostenibili ci permetterà di abbattere le emissioni di CO2 e di avvicinarci agli obiettivi di Kyoto e del cosiddetto 20-20-20”. Prosegue, dunque, l’impegno dell’amministrazione comunale nel campo dell’efficienza energetica, tanto che la ricerca delle soluzioni di massima performance e le migliori procedure per ottenerla vengono applicate in ogni luogo in cui sia possibile, anche nelle infrastrutture meno scontate, come nel caso delle aree cimiteriali. Questo primo passo ha portato le infrastrutture cimiteriali ad avere esigenze di energia elettrica di circa il 90% in meno rispetto alla situazione di partenza passando da 462 mila kWh a 40 mila kWh all’anno.

“In tutti e quattro cimiteri di Udine, San Vito, Paderno, Rizzi e Cussignacco – ha spiegato l’assessore all’Ambiente e Mobilità, con delega ai Servizi cimiteriali, Enrico Pizza – ci sono circa 20 mila lampade votive, con consumi di energia elettrica elevatissimi, circa 462 mila kWh/anno. Dal 2010 l’amministrazione ha iniziato a sostituirle con lampade a Led, realizzando un risparmio energetico di circa il 90%. Con il nuovo impianto fotovoltaico arriviamo a coprire per intero i fabbisogni dell’intera struttura cimiteriale. Dalle luci votive alle strutture interne, dall’illuminazione fino all’alimentazione delle telecamere e dei dispositivi anti intrusione, installati dopo i terribili furti del 2013. Un’opera importante che ci ha permesso di modernizzare il cimitero con un’innovativa tecnologia a tutela di un sito estremamente importante per la nostra comunità”.

Nello sviluppo di questo progetto il Comune ha voluto intraprendere una strada ancora più all’avanguardia dal punto di vista energetico, puntando sulle Esco, le Energy Service Company, ovvero delle ditte che hanno come obiettivo il risparmio energetico come fonte del loro utile, accollandosi il rischio e gli oneri dell’intervento. Ed è stato proprio ciò che è avvenuto anche in questo caso, dal momento che la ditta incaricata ha fornito gratuitamente tutte le lampade votive a led rifacendosi sulla vendita dei Titoli di efficienza energetica (Tee), più noti come “certificati bianchi”. Si tratta di certificati emessi dal Gestore dei servizi energetici (Gse) a fronte di risparmi energetici verificati e certificati attraverso la presentazione di dati e specifici progetti, nella misura di un titolo per ogni Tonnellata di petrolio equivalente (Tep) risparmiata. I Tee vengono poi scambiati su un mercato di settore, una vera e propria borsa del mercato energetico, che interessa tutti i distributori di energia elettrica e di gas, le società di servizi, i produttori, gli impiantisti, le Energy service company, tutti soggetti coinvolti nella compravendita di questi certificati per rispettare gli obiettivi di risparmio energetico stabiliti dalla normativa nazionale.