Il giorno 27 ottobre 2012 in San Giovanni al Natisone (UD) i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palmanova hanno estirpato e sequestrato una piantagione di 75 piante di “cannabis sativa” pronte per la raccolta.
Alle ore 15.00 del 27 ottobre 2012 i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Palmanova hanno proceduto alla rimozione e successivo sequestro di 75 piante (pari a kg 12) di “Cannabis Sativa” per la produzione di Marijuana presenti in tre differenti ma limitrofe piantagioni minuziosamente ricavate all’interno di un fitto bosco posto alle spalle di via dell’abbazia di San Giovanni al Natisone.
Le piante risultavano ben mature e sviluppate, facendo intendere il raggiungimento di un elevato quantitativo di THC (principio attivo stupefacente della marijuana), nonostante il peri
Il giorno 27 ottobre 2012 in San Giovanni al Natisone (UD) i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palmanova hanno estirpato e sequestrato una piantagione di 75 piante di “cannabis sativa” pronte per la raccolta.
Alle ore 15.00 del 27 ottobre 2012 i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Palmanova hanno proceduto alla rimozione e successivo sequestro di 75 piante (pari a kg 12) di “Cannabis Sativa” per la produzione di Marijuana presenti in tre differenti ma limitrofe piantagioni minuziosamente ricavate all’interno di un fitto bosco posto alle spalle di via dell’abbazia di San Giovanni al Natisone.
Le piante risultavano ben mature e sviluppate, facendo intendere il raggiungimento di un elevato quantitativo di THC (principio attivo stupefacente della marijuana), nonostante il periodo di coltivazione non sia quello solitamente utilizzato.
Oltre alle piante, venivano rinvenuti e sequestrati secchi ed attrezzi utili alla coltivazione, evenienza che sottolinea che i “coltivatori” hanno costantemente seguito lo sviluppo delle piante irrigando e curando la postura delle stesse. Il militari del nucleo operativo della compagnia della città stellata, coordinati dal p.m. dott.ssa Maria Caterina Pace, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Udine, stanno da diverso tempo seguendo una pista ritenuta attendibile per addivenire, in breve tempo, all’identificazione dei responsabili dell’illecita coltivazione.
odo di coltivazione non sia quello solitamente utilizzato.
Oltre alle piante, venivano rinvenuti e sequestrati secchi ed attrezzi utili alla coltivazione, evenienza che sottolinea che i “coltivatori” hanno costantemente seguito lo sviluppo delle piante irrigando e curando la postura delle stesse. Il militari del nucleo operativo della compagnia della città stellata, coordinati dal p.m. dott.ssa Maria Caterina Pace, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Udine, stanno da diverso tempo seguendo una pista ritenuta attendibile per addivenire, in breve tempo, all’identificazione dei responsabili dell’illecita coltivazione.