Udine: approvato bilancio proivincia, ok ai fondi per lo Stringher

23.03.2016-Foto 1Con 19 voti favorevoli, 11 contrari e un astenuto, il consiglio provinciale di Udine ha approvato il bilancio di previsione 2016-2018 che è stato integrato da 9 su 18 degli emendamenti presentati. Respinti quelli formulati dal gruppo del Pd che richiedevano, per la realizzazione di alcuni interventi di manutenzione previsti nel Documento unico di programmazione (dup) 2016-2018 negli edifici scolastici periferici e in alcune strade/piste ciclabili, di attingere al plafond dei fondi previsti per l’ampliamento dello Stringher, investimento del valore di complessivi 6 milioni di euro. Nei vari interventi, gli esponenti del Pd hanno sottolineato come, considerata la riforma in atto, le tempistiche e i cambiamenti nell’assetto delle funzioni della Provincia, fosse preferibile spalmare questa ingente somma su più operazioni peraltro programmate e necessarie nonché maggiormente fattibili, cantierabili, funzionali e con tempi e modalità certe e per quanto riguarda le scuole periferiche, per renderle più attrattive. Sia nella replica sia nei vari interventi nel corso del dibattito, il presidente Pietro Fontanini e l’assessore all’edilizia scolastica Carlo Teghil hanno motivato la strategicità e la necessità dell’ampliamento dello Stringher a fronte del crescente numero di studenti che gravitano nei poli scolastici di Udine (in aumento anche nel prossimo anno scolastico dai dati sulle iscrizioni) e della cronica mancanza di spazi. La nuova ala dello Stringher (in corso la validazione del progetto definitivo poi si passa all’esecutivo e a un previsto appalto per inizio 2017) con 25 nuove aule, consentirà di allocare nella sede centrale tutti gli studenti dello stesso istituto sparsi nelle varie sedi udinesi, e mettere queste ultime a disposizione delle altre scuole. Nel ricordare l’attenzione e gli interventi in corso e programmati nelle scuole dei poli decentrati (palestra del Linussio di Codroipo per 85 mila euro, sostituzione infissi al Marchetti per 500 mila euro, 200 mila euro per messa in sicurezza convitto Paolo Diacono, 260 mila euro per ottenimento Cpi in 8 scuole della Bassa friulana, 100 mila euro per scuole di Tolmezzo e 70 mila euro per Ipsaa Pozzuolo), Teghil ha chiarito che si intende dare priorità all’ampliamento dello Stringher per consentire di far partire velocemente l’intervento anche nell’ottica di agevolare chi subentrerà alla Provincia nella gestione di una situazione particolarmente complessa, quale quella dell’assegnazione di spazi nel centro cittadino. Quanto al documento contabile, illustrato nella precedente seduta del consiglio, pareggia a 170 milioni di euro tra entrate e uscite, le imposte applicate dalla Provincia rimangono invariate, cala l’indebitamento. “Sarà un documento – ha detto il presidente Fontanini – che subirà drastici tagli e variazioni durante l’anno a fronte del passaggio di funzioni da Provincia a Regione. Passaggio di funzioni e quindi di personale che affermerà quanto anche lo studio della Cgia di Mestre aveva constatato: la riforma degli enti locali in Fvg, con la soppressione delle Province, non sarà virtuosa ma dispendiosa, visto che il solo trasferimento dei dipendenti da un ente all’altro produrrà un aumento dei costi”. Contrario al documento il gruppo del Pd tramite il suo capogruppo Salvatore Spitaleri, validato invece da Fi, Ln e Udc nelle dichiarazioni di voto rispettivamente di Renato Carlantoni, Mauro Bordin e Nino Bruno.
Due i minuti di raccoglimento osservati dal consiglio provinciale di Udine per ricordare le vittime dell’attentato di Bruxelles e la scomparsa, nel terribile incidente di domenica scorsa in Catalogna, delle studentesse italiane tra cui la giovane friulana Elisa Valent; un minuto di silenzio all’inizio della seduta su proposta del presidente Pitton, il secondo, in accoglimento della proposta della conferenza capigruppo, alle ore 12, quando alla stessa ora Bruxelles commemorava con il silenzio e la commozione, le vittime della strage di ieri.
All’ordine del giorno anche due question time inerenti i lavori di eliminazione del passaggio a livello di Santa Caterina e la sentenza del Consiglio di stato in merito alla discarica Romanello e alla posizione di Exe. Il vicepresidente della Provincia di Udine con delega alla viabilità Franco Mattiussi ha chiarito che i lavori a Santa Caterina sono giunti al 92%, si è trattato di un cantiere molto complesso, le operazioni si sono prolungate soprattutto per le interferenze con la linea ferroviaria, con i piani di esercizio di Rfi e le richieste di modifiche durante i lavori richieste proprio da Rfi per garantire la massima sicurezza. “Ora attendiamo – ha aggiunto – l’autorizzazione per rimuovere la sbarra. La data indicata da Rfi è il 17 giugno. Qualche giorno dopo, potremmo aprire completamente questa viabilità attesa da oltre 80 anni. A breve, inoltre, inizieranno le procedure per lo smaltimento dei ruderi secondo le indicazioni dell’azienda sanitaria, ulteriore complicazione che ha fatto slittare la chiusura del cantiere”. L’assessore Teghil ha risposto al question time sulla discarica Romanello. In sostanza, il consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione contro la sentenza del Tar Fvg che validava il provvedimento di Via alla Exe sulla realizzazione di una nuova discarica e contestuale bonifica dell’attuale discarica Romanello a Campoformido. “Secondo il Consiglio di Stato la documentazione è carente per la Via, vi sono parere negativi di Arpa e vi sono anche carenze progettuali. Ora – ha aggiunto Teghil – Exe dovrà valutare se ripresentare il progetto e se c’è ancora interesse. In ogni caso, la Provincia è molto preoccupata per la situazione di degrado della discarica Romanello che necessita di urgenti provvedimenti per la bonifica”.
Il consiglio provinciale nei lavori della sessione mattutina ha anche approvato due debiti fuori bilancio derivanti da sentenze del Tar e del Tribunale di Udine, la prima in materia ambientale, la seconda riguarda invece il contenzioso sul cantiere dell’Uccellis fermo dal 2012. Al riguardo l’assessore Teghil ha annunciato la ripartenza dei lavori entro un mese per l’importo di 1,4 milioni di euro. Il capogruppo Spitaleri ha reiterato la richiesta, per i debiti fuori bilancio, di seguire la raccomandazione dei revisori che invitano a vincolare parte dell’avanzo presunto disponibile a copertura di questi debiti.
Con 2 astenuti, 16 favorevoli, 9 contrari è stato approvato l’aggiornamento del Dup (Documento unico di programmazione) 2016-2018, integrato per effetto di modifiche intercorse dall’atto di approvazione risalente al 29 gennaio. Unanimità da parte del consiglio per l’alienazione di un relitto stradale in comune di San Vito al Torre e per l’accordo regolante gli aspetti patrimoniali e manutentivi derivanti dalla realizzazione di un nuovo innesto, ampliamento e sistemazione della sede stradale provinciale n.78 di Mortegliano in prossimità dell’area interessata dal Pac di iniziativa privata denominata “Visotto”.
Alla ripresa dei lavori, unanimità per l’ordine del giorno per la sdemanializzazione dell’ex caserma “la Marmora” di Tarvisio proposto dal consigliere di Fi Renato Carlantoni affinché proceda l’iter per la valorizzazione del sito a fini turistici, per rilanciare l’economia del territorio. Stessa votazione per l’odg, a firma congiunta affinché si riprenda l’iter per il passaggio di Sappada dal Veneto al Fvg, votazione accolta con applauso da una delegazione di sappadini presenti in salone.
Il consiglio ha poi approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dai consiglieri del Pd Salvatore Spitaleri e Andrea Simone Lerussi “No alla macroregione del Nordest – Tutela della autonomia e specialità del Fvg” con la richiesta di calendarizzare una sessione di lavori che affronti il tema della specialità del Fvg. La Provincia di Udine aderirà al progetto di sensibilizzazione di Amnesty International “Verità per Giulio Regeni” attraverso le pagine del portale istituzionale dell’Ente e sarà inviata una lettera alle più alte cariche dello Stato affinché venga fatta chiarezza sull’omicidio del giovane ricercatore friulano. L’Ente, su proposta del vicepresidente Mattiussi, si impegna a manifestare solidarietà e vicinanza ai due Marò nonché alle famiglie dei due lavoratori italiani uccisi in Libia.
Infine, con 17 voti favorevoli, 6 astenuti e uno contrario l’assemblea ha approvato l’ordine del giorno proposto dal consigliere di Fi Pietro Dri contro la marchiatura dei prodotti israeliani e il boicottaggio dello Stato di Israele.