Udine Arcigay e Arcilesbica: laboratorio politico per i diritti degli omosessuali

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Udine diventa laboratorio politico per i diritti degli omosessuali. Lo avevano promesso, l’Arcigay e l’Arcilesbica del capoluogo friulano, dopo il clamore politico “bipartisan” suscitato dalla campagna manifesti raffiguranti un bacio gay in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia del 17 maggio scorso.

Così, sabato 20 novembre alle 17 presso la sala Ajace del Comune di Udine, a conclusione delle celebrazioni per il loro 20° anniversario, le due associazioni friulane per la difesa dei diritti degli omosessuali hanno organizzato la conferenza intitolata “L’omofobia degli onesti”.

“Un’occasione – spiega il vicepresidente del Comitato provinciale Arcigay Nuovi Passi di Udine e Pordenone, Giacomo Deperu – per spiegare che l’omofobia che ci spaventa di più è quella delle cosiddette persone per bene, che trova scandaloso un affettuoso bacio gay e così facendo crea le condizioni per esporci come bersaglio dello “Svastichella” di turno. L’omofobia ha i suoi sicari, ma soprattutto i suoi mandanti: in entrambi i casi, noi non accettiamo più di fare le vittime e pretendiamo i nostri diritti di cittadini di seria A”.

Particolarmente ricco il tavolo dei relatori, a cominciare dall’onorevole Benedetto Della Vedova, vice capogruppo alla Camera dei deputati di Futuro e Libertà che, come Gianfranco Fini e altri autorevoli colleghi di partito, si è recentemente espresso a favore di una legge sulle unioni civili per gli omosessuali.

Al suo fianco, il vice presidente nazionale del Partito Democratico, Ivan Scalfarotto, da sempre impegnato sul fronte della battaglia per i diritti gay e che per l’occasione presenterà in anteprima regionale il suo ultimo libro “In Nessun Paese” che parla proprio del ritardo italiano su questi temi.

Saranno relatori, insieme con i presidenti di Arcigay e Arcilesbica Udine, Daniele Brosolo e Laura Presta, anche l’avvocato Francesco Bilotta, Rete Lenford/Avvocatura Diritti Glbt, Paolo Patané, Presidente nazionale Arcigay e Paola Brandolini della segreteria nazionale di Arcilesbica. A moderare l’incontro sarà il giornalista de L’Espresso, Tommaso Cerno.

Ciascuno con la propria esperienza politica ed umana, ma tutti concordi sul fatto che l’omofobia si combatte innanzitutto con il riconoscimento dei diritti civili, per portare l’Italia in linea con gli altri Paesi europei nei quali “un Presidente del Consiglio – commenta Laura Presta – dovrebbe dimettersi se facesse battute contro gli omosessuali. I politici, invece, devono tutelare le persone omosessuali anche quelle che in altri Paesi, anche a noi vicini, rischiano la vita solo per il loro orientamento sessuale”, conclude la presidentessa di Arcilesbica Udine riferendosi alla recente sentenza del Tribunale di Udine che ha assolto un gay tunisino dall’accusa di violazione del decreto di espulsione perché nel suo Stato l’omosessualità è punita con il carcere.

Dal clamore per i manifesti con il bacio gay, all’ampio interesse dimostrato nei confronti di questa conferenza. “Poco dopo aver spedito gli inviti – riferisce il presidente di Arcigay Udine Daniele Brosolo – abbiamo già avuto la conferma della partecipazione di numerosi esponenti del mondo politico e associazionistico della nostra regione. Segno evidente – prosegue – che la visibilità prodotta dalla nostra campagna manifesti non è stata fine a se stessa, ma ha alzato il livello di attenzione e la sensibilità per le tematiche omosessuali sul nostro territorio”.

Tra quanti hanno finora confermato la loro presenza ci sono l’europarlamentare e segretaria regionale del Pd, Debora Serracchiani, il vicesindaco di Udine, Vincenzo Martines, gli assessori comunali alle Politiche Giovanili, Kristian Franzil, e alla Mobilità, Enrico Pizza, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pordenone, Giovanni Zanolin, oltre a molti rappresentanti del mondo politico e associazionistico regionale. Confermata, inoltre, anche la presenza del sindaco del capoluogo friulano, Furio Honsell, che porterà i saluti della città e di tutta l’amministrazione comunale.

“Sono passati solo sei mesi – conclude Deperu – da quando l’imbarazzo per il nostro bacio spingeva addirittura il centrosinistra udinese a votare, nel consiglio comunale di Udine, una mozione di critica all’Arcigay che tanto clamore suscitò anche in ambito nazionale. Sembrano passati sei anni da allora, e oggi i segnali che giungono anche dal centrodestra sembrano preludere a una nuova stagione della quale ci piace sentirci in parte artefici. Una primavera dei diritti, nella quale le infelici battute di Berlusconi non fanno più ridere nessuno. E anche questo – conclude – è un nostro successo.”

CONFERENZA DEL 20º ANNIVERSARIO ARCIGAY UDINE E PORDENONE

Dopo il bacio gay di maggio, ospiti ed esponenti nazionali di destra e sinistra, favorevoli
al riconoscimento delle coppie gay, lanciano la sfida sui diritti civili in occasione
del “compleanno”di  ArciGay Udine

Sabato 20 novembre alle 17 in sala Ajace a Udine
la conferenza “L’omofobia degli onesti”

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