Udine: Battiston inaugura TeatroContatto con Macbeth 14/15 novembre 2012

Sarà il talentuoso attore udinese Giuseppe Battiston ad inaugurare la stagione Contatto n. 31, con il suo ultimo successo teatrale, il potentissimo Macbeth, capolavoro shakesperiano riletto, in chiave psicologica, dal regista Andrea De Rosa.
A Battiston il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia affida, il 14 e 15 novembre, al Palamostre di Udine, l’apertura della stagione 2012/2013, che sarà ufficialmente presentata a fine agosto, ma che si preannuncia, sin d’ora, come un nuovo, stimolante viaggio alla scoperta del migliore teatro contemporaneo italiano ed europeo.
Andrea De Rosa, dopo la fortunata regia lirica del Macbeth di Giuseppe Verdi, affronta la tragedia più breve di William Shakespeare mettendo in luce, in una rilettura contemporanea, il dramma dell’identità, l’oscura ragione che spinge il genere umano al male, gli istinti e gli incubi della mente che emergono, a volte, da vite apparentemente normali.
Macbeth è uno dei personaggi più attuali del corpus shakespeariano: il contrasto tra pensiero e azione, la percezione d’essere intrappolato in una rete di incubi soffocanti, la disperazione, il conflitto tra ambizione e senso di giustizia, l’essere preda di un ingranaggio infernale di fronte al quale il libero arbitrio deve arrendersi, sono i termini per l’identificazione con la nostra parte più oscura, il nostro demone personale.
De Rosa affida il personaggio tortuosamente omicida di Macbeth a Giuseppe Battiston che mette in luce le sue straordinarie capacità d’interprete, in una declinazione originale e potente del personaggio. Quello di Battiston è un Macbeth massiccio, robusto, con un pastrano nero che si sporca subito di sangue; personaggio nel contempo tenero e minaccioso, pacioso e orrendo. Un Macbeth quasi infantile che gioca con la corona così come con la morte degli altri e la propria, vittima, prima di tutto, di se stesso e della sua mancanza di misura.
Accanto a Battiston, nel ruolo di Lady Macbeth, debutta Frédérique Loliée, già a Udine come allieva de l’Ecole des Maîtres e indimenticabile interprete di Elettra, capolavoro di Hugo von Hoffmannstahl, con la regia dello stesso De Rosa, applaudito a Teatro Contatto nel 2006. In Macbeth i due protagonisti quasi per gioco, arrivano a confessarsi un desiderio orribile e lentamente ci trascinano nel tragico. Sono persone normali travolte da pensieri che, fino a un attimo prima, non sembravano far parte del loro vissuto. Poi i pensieri diventano progetti; i progetti azioni terribili.
Molto amato e apprezzato nella sua città natale, Battiston, ex studente del Liceo Classico “Stellini”, fin da ragazzo manifesta una forte passione per il teatro e partecipa al Palio Studentesco dove decide che la professione dell’attore sarà il suo futuro. Diplomato alla Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano, ha alle spalle sette stagioni di formazione teatrale con Alfonso Santagata. Nel cinema si impone all’attenzione del pubblico e della critica grazie al film “Pane e tulipani” di Silvio Soldini, che gli frutta il David di Donatello e il Ciak d’oro come miglior attore non protagonista. Oggi quarantaquattrenne, Battiston si divide tra cinema e teatro e, di recente, ha portato in tournée sui palcoscenici italiani due mostri sacri come Orson Welles e Luciano Pavarotti.
A Contatto accolto da applausi calorosi e affettuosi, Beppe Battiston è stato ospite, nel 2010, proprio con Orson Welles’ Roast, spettacolo con il quale si è aggiudicato il Premio Ubu come miglior attore e, nel 1999, con Petito Strenge, Premio Ubu  1997 “per  l’interpretazione singolare di attori non protagonisti”.

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