Continua anche in regione il fenomeno delle bollette a tre zeri: fatture con conguagli da infarto, con importi record di 8.700 euro per l’energia (a Monfalcone) o 8.400 per il gas (in provincia di Pordenone) e tempi di pagamento ristrettissimi, di norma venti giorni, senza dilazioni né preavvisi neppure per gli importi più elevati.
A segnalarlo Federconsumatori, dopo le numerose richieste di aiuto ricevute negli sportelli di Udine, Pordenone e Gorizia, in certi casi giuridicamente infondate, in quanto riferite a consumi antecedenti il 2013, sui quali – spiega l’associazione – si deve considerare intervenuta la prescrizione, in mancanza di richieste o solleciti precedenti inviati mediante raccomandata. Anche con riferimento alle richieste legittime, però, l’associazione punta il dito contro la pratica dei maxi-conguagli, riferiti a diverse annualità: «Le fatture basate sul consumo presunto – spiega Wanni Ferrari, dell’ufficio di presidenza di Federconsumatori Fvg – andrebbero conguagliate nell’anno immediatamente successivo, invece prosegue, e da parte di tutti i gestori, il deleterio costume dei conguagli pluriennali: si tratta di richieste fondate, se i consumi corrispondono, a patto però che si riferiscano come arco temporale massimo al quinquennio precedente».
Grazie all’intervento di Federconsumatori, gli utenti sono riusciti in molti casi a ottenere una riduzione o la rateizzazione degli importi richiesti. Resta la raccomandazione, rivolta a tutti i cittadini, di «effettuare l’autolettura qualora continuino a pervenire fatture basate su consumi stimati e non effettivi».