Udine: casting per giovani artisti

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Tre mostre, di cui una diffusa sul territorio del centro storico udinese, un concorso, un ciclo di conferenze ma soprattutto un percorso di casting lungo un anno (si concluderà il 30 novembre 2011), che, in otto tappe, si snoderà fra colloqui individuali, sportelli di consulenza, incontri e confronti per giovani artisti residenti o con relazioni di studio e lavoro a Udine e artisti giovani ma già affermati. La stima è di entrare in contatto con esordienti dai 16 ai 35 anni. Tutto questo è “Ma dici a me? – Spazi pubblici di arte contemporanea Friuli Venezia Giulia”, un progetto unico, che spazierà in tutti gli ambiti dell’arte (dalla pittura alla fotografia, dal fumetto all’illustrazione, dai graffiti alla video arte, fino alla scultura e alla grafica) e che, prendendo il nome da una celebra battuta di Robert De Niro in “Taxi Driver” e l’immagine dall’alfabeto di gesti espressi dalle mani fotografate da Giulia Pittoni, vuole condurre artisti, critici, addetti ai lavori e pubblico interessato in un percorso che porterà a favorire e stimolare l’arte giovane creando contesti e attività di espressione per gli artisti emergenti, oltre che un proficuo scambio generazionale.

Sostenuto con circa 40 mila euro dai Comuni di Udine (Civici musei e Agenzia Giovani) e Buttrio (Assessorato alla Cultura e Villa di Toppo Florio) e dalla Regione (Assessorato alla Cultura) e ideato da Neo Associazione Culturale, con il contributo di diversi sponsor tecnici (Assicurazioni Generali, Lis Neris, Interna, Udinecard, Boscolo Design Partners, F.lli Molinaro), il progetto è stato presentato a Udine, alla presenza del sindaco di Udine Furio Honsell insieme all’assessore alle Politiche giovanili, Kristian Franzil e all’assessore alla Cultura Luigi Reitani, al vicesindaco di Buttrio Mariagrazia Picogna con l’assessore alla Cultura, Barbara Potocco e al presidente della Neo Associazione Culturale, Paolo Toffolutti, curatore del progetto.

“Promuovere iniziative che aiutino i giovani a esprimersi con originalità – ha sottolineato Honsell – è un dovere civile e uno degli obiettivi di questa amministrazione che anche con iniziative di questo tipo vuole mettere i giovani nelle condizioni di avere fiducia in se stessi in un peridoo di profonde trasformazioni perché la loro lettura del mondo è preziosa”. “Il progetto percorre due o più generazioni di artisti operanti in Fvg – ha spiegato Toffolutti – mettendole, con otto passi progressivi, in relazione alle contraddizioni del presente. Il rapporto tematizzato in mostra tra “giovani artisti” ed “artisti giovani”, se da un lato decostruisce il limite anagrafico tra i due blocchi, dall’altro, col passaggio del testimone, rielabora l’aporia del tempo moderno e, contrapponendo artisti anagraficamente non più giovani che non hanno avuto l’opportunità della crescita ad artisti giovanissimi a cui viene imposto di invecchiare precocemente, ci fa capire che, dove non si sono potuti compiere dei riti di passaggio, gli artisti non sono riusciti a portare a maturazione i loro percorsi”. È un’iniziativa “che non si limita a offrire occasioni e spazi di esposizione – ha osservato Franzil –, perché crea anche momenti di confronto con artisti maturi e sviluppa un vero e proprio percorso formativo dal punti di vista della produzione e della diffusione dell’opera d’arte”. Un percorso che troverà compimento in diverse sedi del capoluogo friulano, fra cui anche quelle mussali. “Alcune opere saranno esposte anche a Casa Cavazzini – ha sottolineato Reitani – in un progetto che vuole promuovere il percorso formativo dell’arte e non soltanto la sua semplice fruizione”.

Il progetto si realizza in otto tappe, ognuna delle quali riconoscibile da un titolo, un’immagine e alcune azioni precise. Si parte da subito con la prima (“Non ci provare?”), rappresentata dalla fotografia con il pugno chiuso, che esprime unità e forza indirizzata al comune obbiettivo nel caso specifico la costruzione di un progetto unitario per le arti visive sul territorio. Il primo passo prevede, ogni martedì e venerdì dalle 17.30 alle 19 fino ad esaurimento delle richieste all’Informagiovani di viale Ungheria 39 a Udine che i giovani artisti esordienti dai 16 ai 35 anni possano sostenere colloqui individuali su appuntamento con gli organizzatori per presentare i propri progetti per la successiva selezione di opere da esporre nella mostra. Porte aperte anche ai giovani interessati a partecipare all’iniziativa come aspiranti critici, pubblico o collaboratori organizzativi per presentare testi scritti in forma di articolo, racconto o recensione sull’arte contemporanea per partecipare alla redazione di testi e apparati critici che accompagneranno mostre e conferenze, o fornire la propria collaborazione all’organizzazione ed alla logistica dell’iniziativa.

Con il secondo passo (“Non ci sono che io qui”), il progetto entra già nel vivo. Sarà infatti realizzata l’esposizione di alcune opere disegnative, pittoriche, fotografiche, testuali, video, plastiche, installative, grafiche, performative realizzate dai giovani artisti esordienti. Ogni opera collocata in mostra sarà accompagnata da un contributo critico e porterà all’attenzione del visitatore temi e soggetti riguardanti gli interessi specifici delle generazioni che si affacciano al lavoro dell’arte. La mostra sarà diffusa sul territorio del centro storico udinese, ovvero le opere saranno esposte nelle vetrine e negli spazi interni di pubblici esercizi, negli studi professionali, in edifici e uffici pubblici di particolare interesse architettonico (architettura del ‘900), culturale (centri di diffusione della cultura giovanile), specifico interesse (esercizi attenti a promuovere la sensibilità verso l’arte e la cultura contemporanea) luoghi di grande interesse pubblico situati nel centro storico di Udine. In questo periodo gli organizzatori stanno raccogliendo le adesioni, in modo da creare un vero e proprio percorso artistico diffuso in città. la mostra diffusa sarà visitabile dal 4 al 25 febbraio nell’orario di apertura al pubblico.

Con il terzo passo, il progetto diventa ancora più impegnativo. “Ho avuto anche troppa pazienza” prevede la pubblicazione di un bando di concorso con otto temi. Ogni artista dovrà realizzare il proprio lavoro nell’arco di sei mesi (indicativamente da aprile a settembre) con la realizzazione di una o più opere originali sul tema scelto. I temi trarranno spunto dall’opera di alcuni artisti operanti in Fvg che, nel periodo indicato, su richiesta degli interessati, offriranno opera di consulenza, interverranno in conferenze pubbliche a parlare dei temi, esporranno alcune loro opere frutto della ricerca su questi temi e parteciperanno infine alla selezione delle opere da esporre.

Mentre il bando è in corso, i giovani artisti avranno la possibilità di partecipare ad un ciclo di otto incontri pubblici con altrettanti artisti (l’elenco è in via di definzione) che trattano nella loro opera uno degli otto temi indicati nel bando (quarto passo, “Con chi credi di parlare tu? Primo tempo”). Al termine di ciascun incontro gli iscritti al progetto potranno stabilire dei contatti con gli artisti tramite cellulare, e-mail, Skype e fissare appuntamenti per un confronto e una consulenza sul tema del bando che intendono affrontare. Gli incontri si svolgeranno ogni venerdì dal 18 marzo al 29 aprile in una sala messa a disposizione dal Comune di Udine. Inoltre, su appuntamento, sempre a partire dal 18 marzo, sarà attivato uno sportello per offrire consulenza e tutoraggio agli iscritti interessati ad essere seguiti da parte degli artisti nelle fasi di ideazione, elaborazione e realizzazione delle opere da presentare al concorso (quinto passo, “Avanti, avanti su…”).

La prima parte del percorso culminerà nella mostra “Interlocutori dell’imperfetto” in cui saranno esposte le opere degli otto artisti giovani operanti sul territorio che hanno collaborato al progetto e di cui sarà pubblicato il catalogo. L’esposizione, che rappresenta anche il sesto passo dell’iniziativa, sarà visitabile dal 19 marzo al 1º maggio a Villa di Toppo Florio, in via Morpurgo 8 a Buttrio il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Il progetto poi proseguirà con una serie di conferenze con alcuni protagonisti della scena nazionale ed internazionale nel settore delle arti visive che per differenti ragioni hanno avuto occasione di confrontarsi col territorio e che porteranno la testimonianza della propria carriera professionale. Il settimo passo (“Con chi credi di parlare tu? Secondo Tempo”) con il ciclo di conferenze si svolgerà ogni venerdì dal 2 settembre al 4 novembre a Villa Di Toppo Florio Buttrio e in una sala messa a disposizione dal Comune di Udine.

L’iniziativa, infine, terminerà con la grande mostra di opere dei giovani artisti esordienti selezionati dal casting (“Ti va di guardare?”, ottavo e ultimo passo). La mostra, di cui sarà anche realizzato un catalogo che raccoglie il contributo di alcuni artisti, critici e pubblico giovani, si svolgerà nel mese di novembre in varie sedi espositive messe a disposizione del Comune di Udine.

Tutte le informazioni sul progetto si potranno trovare sul sito www.spac.fvg.it oltre che sul sito del Comune di Udine. Per avere informazioni e partecipare i giovani artisti esordienti dai 16 ai 35 anni possono telefonare allo 347-2713500 o scrivere all’indirizzo e-mail [email protected]

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