Udine: Ciani “Inserite prodotti integrali e legumi nei pasi degli ospedali”

PastaVerdure1I pasti bio negli ospedali del FVG sono una buona notizia, ma attenzione, non è detto che bio equivalga automaticamente a pasti in linea con le raccomandazioni scientifiche internazionali, visto che si dovrebbe modificare il menù degli ospedali introducendo proteine nobili (dai legumi) e cereali integrali, andando a ridurre l’apporto dei prodotti raffinati, delle proteine animali in eccesso che certamente non sono salutari per gli ammalati e i degenti”, coglie al volo la biologa nutrizionista Marta Ciani l’occasione dell’annullamento del maxi bando appellandosi alla Regione affinché si inseriscano i criteri integrali e vegetali già adottati in alcuni ospedali a Milano in collaborazione con l’Ordine dei Medici, e già realtà in molti paesi europei.

“Purtroppo è noto a tutti che negli ospedali abbondano prodotti raffinati (farina 0 e 00), vari tipi di formaggi grassi, friulino, prosciutti, salumi, carne, carni conservate, insomma un carico eccessivo di proteine animali, oltre ad un overdose incredibile di zucchero; impossibile vedere legumi, tantomeno pasta o riso integrali, derivati integrali, prodotti non raffinati, figuriamoci poi semi o frutta secca…”, afferma evidenziando come questo tipo di alimentazione contrasti con tutte le indicazioni scientifiche internazionali.

“Alla Regione FVG dico: guardate che cosa sta avvenendo in altre parti d’Italia!”, aggiunge Ciani, unendosi al medico cardiologo Antonio Frustaglia che ha avviato la ricerca in Lombardia: l’alimentazione deve essere un alimento che integra il percorso di cura, non un momento che va ad inficiare le cure…Basterebbe leggere la Risoluzione 2285 del 2008 del Parlamento Europeo oltre alle linee di indirizzo emanate dal Ministero Italiano già nel 2011: il cibo è paragonato ad uno strumento terapeutico, preventivo e riabilitativo, evidenziando in modo esplicito come l’educazione alimentare debba essere parte del percorso di cura a tutti i livelli del Sistema Sanitario. Chiedo alla Regione di adottare queste indicazioni, già fatte proprie dalla Regione Lombardia, proponendo menù che siano coerenti con le raccomandazioni del World Cancer Research Fund, con il Codice Europeo contro il cancro, con la piramide aggiornata della dieta mediterranea…