Udine: Copenaghen in scena al Palamostre e al Pasolini di Cervignano 14/19 novembre 2017

Copenaghen_foto Marco Caselli_colore (5)Copenaghen, l’avvincente e celebre spettacolo storico-scientifico inaugura, a diciotto anni dalla prima versione italiana, prodotta dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, la Stagione Teatro Contatto 36 in scena a Udine dal 15 novembre e la Stagione di prosa del Teatro Pasolini di Cervignano il 14 novembre.
Tre grandi attori del teatro italiano si ritrovano al centro di un inquietante processo a porte chiuse, nel potente disegno drammatico di un serratissimo faccia a faccia. Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, diretti dal regista Mauro Avogadro, ricompongono, grazie a una nuova co-produzione CSS/Teatro Nazionale di Roma e Compagnia Umberto Orsini, il magistrale trio di attori protagonista dello spettacolo sul rapporto tra etica e scienza scritto dal commediografo britannico Michael Frayn, divenuto ormai un classico contemporaneo del teatro europeo.
Dal 1999 al 2010, Copenaghen ha raggiunto il record di 234 repliche che arriveranno nel 2018 a quota 373, al termine della settima tournée italiana lunga l’intera stagione e che toccherà moltissime città e teatri. Acclamato dalla critica italiana con entusiasmo, amato dal pubblico e ancora sorprendete per la costante attualità del tema, lo spettacolo, divenuto oramai un cult, aprirà nel segno dell’evento le due Stagioni teatrali curate dal CSS: la prima regionale è al Teatro Pasolini di Cervignano martedì 14 novembre alle ore 21 e a Udine le 5 repliche saranno in scena al Teatro Palamostre i giorni 15, 17 e 18 novembre ore 21, 16 novembre ore 17 (per le scuole) e 19 novembre ore 18 e sarà il 28 novembre al Verdi di Gorizia.

In un luogo che ricorda un’aula universitaria, immersi in un’atmosfera irreale, i tre protagonisti parlano di fatti avvenuti tanto tempo prima, quando tutti e tre erano ancora vivi. La vicenda, ambientata nel 1941 proprio nella capitale nordeuropea, ricostruisce l’incontro, fra due scienziati, entrambi Premi Nobel per la Fisica, Niels Bohr e Werner Heisenberg.
Due ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi come due nemici. E ancora oggi, quando gli spiriti di Bohr, di Heinseberg, e di Margrethe, la moglie di Bohr, tornano a rivivere i momenti cruciali di quella notte fatale, molti degli interrogativi di allora sembrano restare irrisolti, “indeterminati” come l’omonimo principio fisico che lo stesso Heinseberg enunciò per primo. Perché Heinseberg, il fisico che diresse le ricerche tedesche per la bomba atomica, si recò a Copenaghen per incontrare il suo maestro, il fisico Niels Bohr, un ebreo danese, cittadino scomodo in una Copenaghen occupata dai nazisti?
Entrambi coinvolti nella ricerca scientifica, ma su fronti opposti, probabilmente vicini ad un traguardo che avrebbe portato alla bomba atomica, Bohr e Heinsenberg ebbero una conversazione nel giardino della casa di Bohr, il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e, per risolverlo, la Storia ha avanzato svariate ipotesi.
Su questi presupposti l’autore Frayn dà vita ad un appassionante thriller in cui i piani temporali si sovrappongono, offrendo un valore universale alle questioni poste dai protagonisti. Le diverse ipotesi concepite all’epoca vengono qui enunciate una dopo l’altra, riproponendo i possibili incontri tra i due fisici. Il Principio di Indeterminazione e di Complementarietà, pronunciati più volte nella pièce, e determinanti per l’elaborazione della Teoria della Relatività, sono metaforicamente tradotti nella struttura portante dell’impianto drammaturgico. Non è possibile una sola verità oppure una sintesi efficace delle diverse ipotesi perché ciascuna è semplicemente un punto di vista di chi l’ha enunciata. Tutto è umano, niente è assoluto.
Il ritorno a Udine di Copenaghen è accompagnato dallo scorso ottobre da un ampio progetto su scienza e etica Retroscena atomici, realizzato e ideato dal CSS e dall’Università degli Studi di Udine, con il sostegno della Fondazione Friuli, con convegni, incontri e giochi scientifici aperti alla partecipazione del pubblico.

Retroscena atomici fa tappa anche a Trieste, Capitale europea della Scienza 2020, giovedì 16 novembre alle ore 11 alla Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio con la Tavola rotonda Etica atomica_Due Nobel, la fisica in guerra, la scienza a teatro, promosso dalla Fondazione Internazionale Trieste, promotrice di ESOF2020 Trieste. Sarà presente l’attore Umberto Orsini che dialogherà con scienziati ed esperti di teatro e fisica.
A Udine, venerdì 17 novembre alle ore 18 al Palamostre, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice incontrano il pubblico. Coordina l’incontro la prof. Marisa Michelini.
Dal 15 al 19 novembre dalle ore 17.30 alle 19.30, grazie alla collaborazione con la Ludoteca del Comune di Udine, nel foyer del Palamostre, Si gioca a Quantum Race, una corsa di pazze automobili che possono passare attraverso i muri e trovarsi contemporaneamente in più luoghi e domenica 19 novembre dalle 16.30 alle 18 sempre al Palamostre, Si gioca a Wings of Glory, un gioco di simulazione che rievoca i duelli e le missioni aeree della prima e della seconda guerra mondiale.
Prima e dopo Copenaghen, dalle ore 20, si cena al blubar al piano meno uno del Teatro Palamostre grazie alla rinnovata gestione del CinCin. La prenotazione è vivamente consigliata alla biglietteria di Teatro Contatto [email protected] 0432 506925 aperta da martedì a sabato ore 17.30-19.30.