Udine d’epoca in 100 scatti

S’intitola “Udine d’epoca in 100 scatti – Non c’è futuro senza passato” ed è il nuovo libro fotografico edito da Media Art in collaborazione con Pro Loco Udine Castello e AIDO, associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule. Il libro è dedicato alla memoria di Susanna Damele, scomparsa otto anni fa. Le immagini provengono dall’Archivio Friuli della Fototeca dei Civici Musei di Udine.

La prefazione del libro, disponibile in tutte le edicole di Udine, è stata curata da Daniele Damele il quale scrive che “il titolo del libro dice tutto. Questo volume racchiude in cento foto, una più bella dell’altra, l’Udine d’epoca compresa tra la fine dell’800 e gli anni ’40 del secolo scorso sino a poco prima della seconda guerra mondiale. È un libro che fissa la memoria, che evidenzia i ricordi al fine di comprendere quanto sia assolutamente vero che non c’è futuro senza passato”.

Alcune foto sorprendono in quanto riguardano posti e luoghi che non ci sono più. Ti fan capire cosa c’era prima, da dove veniamo: il cinema Eden, l’ippodromo Moretti solo per fare due esempi, ma sono proprio tante le realtà oggi totalmente modificatesi, anzi mutate dagli udinesi.

Si guardi a piazzale XXVI Luglio, totalmente differente, ovvero radicalmente diversa rispetto a quella attuale, un piazzale dove non c’è più il mitico ristorante Moretti e chissà quanti ricorderanno storie, aneddoti, avventure appuntamenti e chissà cos’altro ancora di quel mitico luogo. Io stesso detti lì appuntamento a una giovane udinese in gioventù.

E che dire di porta Pracchiuso che non c’è proprio più? E le rogge scoperte, i tram, sì perché a Udine c’erano anche i tram come pure la stazione delle corriere in piazza Venerio.

Secondo Damele “ai nostri vecchi vedendo queste foto balzeranno in testa, ma anche nel cuore ne sono certo, mille ricordi, ma a chi è nato dopo gli anni ’40 questo libro serve, forse, ancor di più per capire da dove siamo venuti, per soffermarsi sulla storia di Udine, serve a capire che la memoria è qualcosa di così vitale da non poterne fare a meno”.

Non si tratta solo di ricordi, belli, tristi, dolci, e pieni di svariate emozioni, qui si tratta di comprendere il cammino attuato da chi ci ha preceduto perché è del tutto vero che non c’è futuro senza passato. “Ovviamente – è scritto sempre nella prefazione – non si tratta di procedere con lo sguardo fisso sullo specchietto retrovisore perché si andrebbe a sbattere, ciò che è utile fare e fermarsi, staccarsi dai meccanismi talvolta infernali elettronici cui siamo attaccati per forse troppe ore (il digitale è comunque il nostro futuro) e immaginare, lasciarsi trasportare da fantasia e poesia in un viaggio che parte da lontano giunge ai giorni nostri e si proietta nel futuro”.

In tal senso l’invito è rivolto ai “nonni” affinché prendano per mano figli e nipoti e raccontino com’era Udine una volta, le esperienze fatte in certi luoghi, i desideri, le prospettive, la voglia di futuro, l’impegno per costruire una città a misura d’uomo con la possibilità di viverci basandosi su un operoso benessere per tutti.

In questo libro vi è spazio per l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO) che garantisce totale dedizione a favore dei trapianti, della ricerca e del volontariato.